Il Nabucco di Giuseppe Verdi in hd

bicchieraiaMercoledì 8 maggio alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera proiezioni in HD dal circuito Microcinema, in differita dal Teatro Antico di Taormina, ci sarà la proiezione del Nabucco di Giuseppe Verdi. L’opera, per la regia di Enrico Castiglione, è diretta da Piergiorgio Morandi, con Juan Pons e Massimiliano Chiarolla. È stata spesso letta come l’opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell’epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. È un’opera corale di biblica grandiosità, la cui incisività e lo slancio inventivo della musica accendono un intreccio condito di orgoglio, risentimento, superstizione e spirito di conversione incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille. Ingresso 12 euro, per info e prenotazioni: 0575 1824380.

La Traviata di Verdi in hd al Pietro Aretino

LaTraviataPicMercoledì 3 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia torna un nuovo appuntamento della stagione Arezzo all’Opera. Ripartono così le proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, questa settimana in differita dal Festival Pucciniano di Torre del Lago, sarà proiettata La Traviata di Giuseppe Verdi per la direzione di Fabio Maria Carminati coon la regia di Paolo Trevisi. In scena Silvia Dalla Benetta e Sandra Buongrazio. Il dramma lirico, tra i più conosciuti e popolari di Verdi, racconta la complicata storia d’amore fra Alfredo, giovane di onorata famiglia, e Violetta, bella e famosa mondana parigina, che per la prima volta si innamora sinceramente. Il loro amore viene però ostacolato dai pregiudizi del padre di Alfredo a causa della donna. Violetta lascia Alfredo e per amore non gli rivela che la fine della loro relazione è stata imposta dal padre. I due innamorati saranno riuniti dalla verità e dall’amore sincero solo qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, nel ruolo di Violetta il soprano versiliese Mimma Briganti mentre Alfredo sarà il tenore Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Stefano Antonucci. La regia di Paolo Trevisi.

L’idea dell’opera nasce per il musicista di Busseto, come una folgorazione, dopo aver assistito alla rappresentazioni teatrali della “Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, nel febbraio 1852. La Traviata è considerata l’opera più significativa e romantica di Giuseppe Verdi e fa parte della “trilogia popolare” assieme a “Il Trovatore” e al “Rigoletto”. La prima rappresentazione, peraltro non salutata felicemente dal pubblico, avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, mentre oggi continua ad essere uno dei titoli più amati del repertorio verdiano. Con La Traviata, Verdi racconta la storia d’amore fra il giovane (Alfredo) di rispettata famiglia ed una cortigiana (Violetta) di dubbi costumi. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. La proposta del titolo verdiano all’interno del cartellone del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del lago vuole essere un omaggio al compositore di Busseto, nell’anno che precede le celebrazioni verdiane. Un’operazione culturale di grande significato perché l’allestimento è anche il primo passo verso una forte collaborazione tra i Teatri della Toscana: Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca che,hanno coprodotto l’allestimento. Una “Traviata” di taglio tradizionale nel racconto, nell’epoca e nell’interpretazione degli artisti, con i bellissimi costumi creati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini per la Fondazione Cerratelli e le le scene di Poppi Ranchetti. Nel ruolo di Violetta, il soprano Mimma Briganti . Alfredo il bravissimo Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Germont sarà Stefano Antonucci. Sul podio di Orchestra e Coro del Festival Puccini Fabrizio Maria Carminati, completano il cast Antonella Carpenito (Flora) Lara Rotili (Annina) Angelo Fiore (Gastone) Italo Proferisce (il Barone) Salvatore Grigoli (il marchese) le coreografie sono di Walter Matteini e il Corpo di Ballo Imperfect Dancers. Maestro del Coro Stefano Visconti.Ingresso 12 euro, per info e prenotazioni: 0575 1824380.

Poche Idee… Ma ben Confuse al Verdi di Monte San Savino

noidellescarpediverseVenerdì 22 febbraio alle 21.15 va in scena lo spettacolo comico Poche Idee… Ma ben Confuse di Salvatore Gisonna al Teatro Verdi di Monte San Savino. Lo spettacolo è una produzione Noidellescarpediverse e Sos Cabaret. IN scena Salvatore Gisonna, Luisa Esposito, Antonio Guida, Viviana Guida, con le musiche di Larry Del Prete Band e la regia di Ciro Ceruti. Salvatore Gisonna torna ad Arezzo come vincitore del concorso nazionale Sos Cabaret con un testo che prende spunto dall’attualità e da tutto ciò che ci circonda, prendendo di mira la crisi economica, gli scandali, la realtà politica, ma anche episodi di vita normale, il tutto arricchito da un’accattivante e coinvolgente musicalità con un corpo di ballo di prim’ordine. In scena anche i personaggi come “Il Fonzie napoletano” e il “Dj Galeazzo”, che in questi anni hanno reso famoso il monologhista campano al pubblico del piccolo schermo, soprattutto per la sua presenza nel cast di “Made in sud”, trasmissione comica rivelazione dell’ultima stagione televisiva. Gisonna riesce a catturare il pubblico e portarlo in un percorso nel quale la risata grassa si alterna a quella amara. Uno spettacolo completo, che potremmo quasi definire un varietà, nel quale c’è spazio anche per la riflessione e la poesia, con momenti che regalano al pubblico forte emozione.

Io, Giacomo Leopardi ai Verdi di Monte San Savino

io-giacomo-leopardiVenerdì 1 febbraio alle 21.15 spettacolo Io, Giacomo Leopardi al Teatro Verdi di Monte San Savino per il testo e la regia di Lorenzo Costa con Lorenzo Costa e Federica Ruggero e le musiche di Francesco Nardi. Il Teatro Garage Genova porta ins cena due attori-narratori che introducono al clima storico politico di fine ‘700, per soffermarsi sulle vicende di Monaldo e Adelaide, padre e madre del Leopardi. Di tanto in tanto si liberano del ruolo di narratori, per diventare i personaggi. Un terzo attore, seduto alla scrivania, a parte, diventa il personaggio Giacomo Leopardi. Il lavoro non ha la pretesa di essere esaustivo dell’opera e della vita, ma intende soffermarsi sulle sofferenze di un uomo, di un grande letterato che, in anticipo di almeno un secolo, mette a nudo quel “male di vivere” caro a tanta letteratura del ‘900.

Il Falstaff di Verdi in proiezione hd al Pietro Aretino

falstaffMercoledì 9 gennaio alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera, appuntamento con la proiezione in Hd dal circuito Microcinema, in differita dal Glyndebourne Festival, del Falstaff di Giuseppe Verdi.

Lo spettacolo con la London Philharmonic Orchestra e il Glyndebourne Chorus è diretto da Vladimir Jurowskicon con Peter Hall (Dr Caius), Christopher Purves (Sir John Falstaff), Alasdair Elliott (Bardolph), Paolo Battaglia (Pistol). Falstaff è l’ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Boito fu tratto da Le allegre comari di Windsor di Shakespeare, ma alcuni passi furono ricavati anche da Enrico IV, il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff. Ingresso 12 euro.