Dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano, torna la lirica in diretta

La Grande Opera Lirica, a lettere maiuscole, torna al Teatro Pietro Aretino per una nuova, intensa, stagione in diretta dai più prestigiosi teatri d’opera, dal The Metropolitan Opera di New York al Teatro alla Scala di Milano. Il Teatro Pietro Aretino torna così a vestire i panni del Gran Teatro, unico nella provincia di Arezzo, grazie alla collaborazione tra Comune di Arezzo e Officine della Cultura e la programmazione de La Grande Stagione Live 2013/2014 di Microcinema che, attiva dal 2006 nella programmazione in digitale, avvicina il pubblico all’opera contribuendo alla diffusione del patrimonio lirico italiano e internazionale.

L’assessore alla cultura Pasquale Macrì, nel sottolineare come tutti i diritti costituzionali ruotano intorno al sapere e alla cultura e come le cose belle si devono ‘respirare’ fin da piccoli invita “i genitori a portare anche i propri figli ad assistere, comodamente seduti al teatro Pietro Aretino, alle grandi rappresentazioni di musica classica in collegamento live con grandi teatri del mondo. Proponiamo opere particolarmente amate, di registi apprezzati e da teatri prestigiosi. Il 7 dicembre parteciperemo in diretta alla ‘prima’ del Teatro della Scala con la Traviata di Giuseppe Verdi”. Un pensiero confermato da Luca Baldini di Officine della Cultura: “un paese che mette al primo posto la cultura ha meno problemi sociali. Noi cerchiamo di fare la nostra parte offrendo la possibilità di assistere a questi 9 spettacoli a soli 12 euro a cui si possono aggiungere 3 euro per degustare l’aperiopera buffet. Ringraziamo l’assessore Macrì, il Comune di Arezzo e il pubblico che verrà a godere di questa esperienza”.

Primo appuntamento live, martedì 12 novembre alle 19,30 con Tosca di Giacomo Puccini, forse l’opera più drammatica del compositore toscano. Le romanze “Vissi d’arte” e “E lucevan le stelle” raggiungeranno gli spettatori aretini, in tempo reale, via satellite e in alta definizione, da New York. A far vivere Tosca un cast d’eccezione: Patricia Racette, Roberto Alagna e George Gagnidze; direzione di Riccardo Frizza, regia di Luc Bondy e scenografie di Richard Peduzzi.

Data la particolarità della stagione 2013/14, con eventi in diretta e dunque soggetti ai tempi tecnici della messinscena nei luoghi d’origine, l’intervallo principale tra i vari atti sarà l’occasione per trasformare il Pietro Aretino in un autentico foyer d’Opera, con degustazione gratuita di Jamao, il caffè equosolidale prodotto da Caffè River, e ancora di un aperiopera a cura di Biolento Cafè, il locale in Piazza San Michele specializzato nell’uso di materie prime locali e biologiche. Prezioso contributo all’allestimento della stagione live al arriva anche da Banca Etruria con una collaborazione che darà modo ai dipendenti e ai soci dell’istituto bancario aretino di poter assistere alla programmazione degli eventi a prezzo ridotto. Ferma restando l’intenzione, da parte degli organizzatori, di tenere i costi del biglietto ancorati al minimo possibile valorizzando così la fruizione di eventi d’assoluto interesse internazionale.

La programmazione proseguirà sul grande schermo il 7 dicembre per l’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala di Milano con La Traviata di Giuseppe Verdi. In scena la tedesca Diana Damrau, la più famosa Violetta dei nostri tempi. Accanto a lei, Piotr Beczala e il grande baritono verdiano Željko Lučić. Dirige il maestro Daniele Gatti, che negli anni ha mostrato in tutto il mondo un invidiabile acume verdiano, mentre regia e scenografia sono firmate da Dmitri Tcherniakov.

Il primo appuntamento del 2014 è il 4 febbraio dal Teatro Regio di Torino con la più famosa “tragedia giapponese”: Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che fu dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. La direzione è di Pinchas Steinberg, la regia affidata a Damiano Michieletto, la scTosca_Royal_Opera_Houseenografia firmata da Paolo Fantin. Nel cast Amarilli Nizza, Massimiliano Pisapia, Alberto Mastromarino.

Il 19 febbraio, nuovamente in diretta dal Teatro alla Scala di Milano, andrà in scena il melodramma romantico italiano per antonomasia, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Edgardo sarà interpretato da uno dei più amati tenori italiani al mondo, l’aretino Vittorio Grigolo. La direzione è affidata a Pier Giorgio Morandi, la regia è di Mary Zimmermann, la scenografia è firmata da Daniel Ostling.

Il 4 marzo da The Metropolitan Opera di New York, Il principe Igor di Alexander Borodin con Ildar Abdrazakov, Oksana Dyka, Anita Rachvelishvili. Dirige Gianandrea Noseda, mentre Dmitri Tcherniakov firma regia e scenografia.

L’8 aprile ancora da The Metropolitan Opera di New York La Bohème di Giacomo Puccini con il grande ritorno di Franco Zeffirelli che firma regia e scenografia. Direzione di Stefano Ranzani; nel Cast Anita Hartig, Susanna Phillips, Vittorio Grigolo.

Il 22 aprile dal Teatro San Carlo di Napoli Otello, di Giuseppe Verdi, la tragedia della gelosia per eccellenza, con la direzione di Nicola Luisotti, la regia di Henning Brockhaus e la scenografia firmata da Nicola Rubertelli. Nel cast Marco Berti, Lianna Haroutounian, Roberto Frontali.

Da The Metropolitan Opera il 29 aprile l’opera buffa di Wolfgang Amadeus Mozart Così fan tutte, con la direzione di James Levine, la regia di Lesley Koenig, la scenografia di Michael Yeargan. Nel cast Susanna Phillips, Isabel Leonard, Danielle de Niese, Matthew Polenzani.   Anche l’ultimo appuntamento con l’opera live, il 13 maggio, arriva da oltre oceano: La Cenerentola di Gioacchino Rossini da The Metropolitan Opera con la direzione di Fabio Luisi, la regia di Cesare Lievi, la scenografia di Maurizio Balò.  Nel cast Joyce DiDonato, Juan Diego Flórez, Pietro Spagnoli, Luca Pisaroni.

Il Nabucco di Giuseppe Verdi in hd

bicchieraiaMercoledì 8 maggio alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera proiezioni in HD dal circuito Microcinema, in differita dal Teatro Antico di Taormina, ci sarà la proiezione del Nabucco di Giuseppe Verdi. L’opera, per la regia di Enrico Castiglione, è diretta da Piergiorgio Morandi, con Juan Pons e Massimiliano Chiarolla. È stata spesso letta come l’opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell’epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. È un’opera corale di biblica grandiosità, la cui incisività e lo slancio inventivo della musica accendono un intreccio condito di orgoglio, risentimento, superstizione e spirito di conversione incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille. Ingresso 12 euro, per info e prenotazioni: 0575 1824380.

Macbeth di Giuseppe Verdi al Pietro Aretino

bicchieraiaMercoledì 17 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, in differita dal Macerata Opera Festival, ci sarà la proiezione di Macbeth di Giuseppe Verdi. L’opera, per la regia Pierluigi Pizzi e diretta da Daniela Calegari, vedrà in scena Giuseppe Altomare, Olha Zhurabel e Pavel Kudinov. Nebbie e sangue. Se si dovesse riassumere un capolavoro in due parole, queste basterebbero a cogliere l’essenza del magnifico Macbeth verdiano che ha inaugurato il Macerata Opera Festival. L’arte di Pier Luigi Pizzi – ineguagliabile maestro dell’essenzialità, sublimata alla massima efficacia teatrale – ha infatti saputo ridurre la tragedia shakespeariana soprattutto a due elementi: il corrusco velo di nebbia che avvolge la scena per tutto lo spettacolo, disegnando nell’aria arabeschi di fumo continuamente mutevoli, e il sangue di cui si macchiano i due protagonisti, evocato da sapienti dettagli di vivido rosso sul fondo completamente nero: le mani guantate della Lady, il trono purpureo simbolo del potere assassino, l’apparizione-choc del cadavere del re, grondante su un enorme sudario che attraversa terribile tutta la scena. Ingresso 12 euro.

La Traviata di Verdi in hd al Pietro Aretino

LaTraviataPicMercoledì 3 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia torna un nuovo appuntamento della stagione Arezzo all’Opera. Ripartono così le proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, questa settimana in differita dal Festival Pucciniano di Torre del Lago, sarà proiettata La Traviata di Giuseppe Verdi per la direzione di Fabio Maria Carminati coon la regia di Paolo Trevisi. In scena Silvia Dalla Benetta e Sandra Buongrazio. Il dramma lirico, tra i più conosciuti e popolari di Verdi, racconta la complicata storia d’amore fra Alfredo, giovane di onorata famiglia, e Violetta, bella e famosa mondana parigina, che per la prima volta si innamora sinceramente. Il loro amore viene però ostacolato dai pregiudizi del padre di Alfredo a causa della donna. Violetta lascia Alfredo e per amore non gli rivela che la fine della loro relazione è stata imposta dal padre. I due innamorati saranno riuniti dalla verità e dall’amore sincero solo qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, nel ruolo di Violetta il soprano versiliese Mimma Briganti mentre Alfredo sarà il tenore Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Stefano Antonucci. La regia di Paolo Trevisi.

L’idea dell’opera nasce per il musicista di Busseto, come una folgorazione, dopo aver assistito alla rappresentazioni teatrali della “Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, nel febbraio 1852. La Traviata è considerata l’opera più significativa e romantica di Giuseppe Verdi e fa parte della “trilogia popolare” assieme a “Il Trovatore” e al “Rigoletto”. La prima rappresentazione, peraltro non salutata felicemente dal pubblico, avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, mentre oggi continua ad essere uno dei titoli più amati del repertorio verdiano. Con La Traviata, Verdi racconta la storia d’amore fra il giovane (Alfredo) di rispettata famiglia ed una cortigiana (Violetta) di dubbi costumi. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. La proposta del titolo verdiano all’interno del cartellone del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del lago vuole essere un omaggio al compositore di Busseto, nell’anno che precede le celebrazioni verdiane. Un’operazione culturale di grande significato perché l’allestimento è anche il primo passo verso una forte collaborazione tra i Teatri della Toscana: Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca che,hanno coprodotto l’allestimento. Una “Traviata” di taglio tradizionale nel racconto, nell’epoca e nell’interpretazione degli artisti, con i bellissimi costumi creati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini per la Fondazione Cerratelli e le le scene di Poppi Ranchetti. Nel ruolo di Violetta, il soprano Mimma Briganti . Alfredo il bravissimo Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Germont sarà Stefano Antonucci. Sul podio di Orchestra e Coro del Festival Puccini Fabrizio Maria Carminati, completano il cast Antonella Carpenito (Flora) Lara Rotili (Annina) Angelo Fiore (Gastone) Italo Proferisce (il Barone) Salvatore Grigoli (il marchese) le coreografie sono di Walter Matteini e il Corpo di Ballo Imperfect Dancers. Maestro del Coro Stefano Visconti.Ingresso 12 euro, per info e prenotazioni: 0575 1824380.

Arezzo all’Opera, I Vespri siciliani di Verdi al Bicchieraia

vespriMercoledì 6 marzo alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchiaraia per la stagione Arezzo all’Opera proiezioni in HD dal circuito Microcinema, in differita dal Teatro Regio di Torino, appuntamento con I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi. Lo spettacolo, per la regia di Davide Livermore è diretto da Gianandrea Noseda, in scena Sondra Radvanosky, Gregory Kunde, Franco Vassallo. Con I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi si è raggiunto il punto più alto delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia al Teatro Regio di Torino. Un’opera che fu capace di rappresentare più di ogni altra forma artistica lo spirito risorgimentale contribuendo allo steso tempo a creare il cosiddetto idem sentire. Con I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi si sono aperte le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unificazione italiana sul podio dell’Orchestra del Regio dove è tornato il direttore musicale Gianandrea Noseda; in scena l’innovativo allestimento firmato dal regista Davide Livermore insieme a Santi Centineo, Giusi Giustino e Andrea Anfossi. Ingresso 12 euro, per info: 0575 27961

Il Falstaff di Verdi in proiezione hd al Pietro Aretino

falstaffMercoledì 9 gennaio alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera, appuntamento con la proiezione in Hd dal circuito Microcinema, in differita dal Glyndebourne Festival, del Falstaff di Giuseppe Verdi.

Lo spettacolo con la London Philharmonic Orchestra e il Glyndebourne Chorus è diretto da Vladimir Jurowskicon con Peter Hall (Dr Caius), Christopher Purves (Sir John Falstaff), Alasdair Elliott (Bardolph), Paolo Battaglia (Pistol). Falstaff è l’ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Boito fu tratto da Le allegre comari di Windsor di Shakespeare, ma alcuni passi furono ricavati anche da Enrico IV, il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff. Ingresso 12 euro.

Le voci bianche e la lirica in diretta ad Arezzo

La musica in ogni sua variante sta diventando protagonista assoluta ad Arezzo grazie all’assessore alla cultura Pasquale Macrì che ha presentato due nuovi cartelloni: la Rassegna Corale di Voci Bianche della Fondazione Guido d’Arezzo e Arezzo all’Opera. Partiamo dalla prima grazie alle parole di Carlo Pedini e Piero Caraba rispettivamente presidente e direttore artistico della Fondazione: “i cori di voci bianche e giovanili costituiscono la base per una cultura musicale diffusa. Investire risorse nella coralità infantile significa seminare buon gusto musicale e attenzione al bello. Una Fondazione come la nostra, che da oltre 60 anni si dedica alla coralità non può prescindere da un’attenzione particolare al mondo dei più giovani. E partiremo dai piccolissimi per arrivare ai cantori diciottenni: quattro formazioni corali offriranno all’ascolto un ampio panorama dei generi e dei repertori. La rassegna godrà anche della presentazione in anteprima di un prezioso volume scritto da Claudio Santori, direttore della nostra rivista ‘Polifonie’ che riparte da quest’anno con un contenuto bilingue e possibilità dunque di comprensione internazionale. Come Fondazione siamo soddisfatti anche dai numeri della scuola per direttori di coro che ha registrato un importante numero di iscrizioni. Contiamo di renderla visibile all’esterno organizzando anche lezioni aperte che diverrebbero in sostanza dei mini-concerti”.

“La rivista ‘Polifonie’ è di estrema importanza – ha ricordato Claudio Santori – si era fermata per ragioni economiche ma averla fatta ripartire è elemento di merito per l’attuale gestione della Fondazione. Cercheremo di allargare lo spettro degli argomenti il più possibile. Storicamente, abbiamo avuto un Pavarotti nel Cinquecento, il Rasi. Orazio Tigrini scrisse nella stessa epoca un manuale dove la musica è stata studiata fino a tutto il Settecento. Per non parlare dei madrigali di Paolo Aretino”.

Sabato 15 dicembre alle 16,30 presso la Fondazione Guido d’Arezzo in palazzo Bocciardi, Corso Italia 102, avverrà dunque la presentazione di “Cinque secoli di musica ad Arezzo”, di Claudio Santori. Interverranno Cecilia Luzzi e Michele Manzotti. La rassegna avrà invece il seguente programma: venerdì 14 dicembre alla chiesa della Badia, ore 19, Coro Piccole Note di Monte San Savino e a seguire Coro del Liceo Ginnasio “A. Mariotti” di Perugia. Sabato 15 dicembre, alla basilica di San Francesco, ore 19, Coro dei Piccoli Polifonici Sulmonesi di Sulmona e di seguito Coro Aurora di Bastia Umbra.

Pasquale Macrì: “il progetto di fare diventare Arezzo città della musica si sta concretizzando. Lanciamo una sorta di ‘Polifonico invernale’ con una rassegna di altissimo profilo. Il libro poi di Santori va salutato da particolare affetto e attenzione perché ricordare i trascorsi musicali di Arezzo è doveroso. Se poi ragioniamo sui ‘cinque secoli’ del titolo, ci rendiamo conto di come ad Arezzo la musica ci sia da sempre. Mentre ad esempio nel Cinquecento l’impianto della cultura aretina decadeva, per la musica visse il suo secolo d’oro”. Rita Mezzetti assessore alla cultura della Provincia di Arezzo ha riconosciuto come “si stia veramente affermando la vera identità della città, legata al canto e alla cultura musicale. A questa identità la provincia intende continuare a contribuire. Molto deve partire dalla scuola, le rassegne sono fondamentali perché momenti di confronto e crescita. I bambini che oggi compongono i cori sono poi il pubblico di domani”.

 

A leggere poi il programma di Arezzo all’Opera, seconda edizione, proiezioni in HD dal circuito Microcinema al teatro comunale Pietro Aretino, si è come travolti da un’ouverture: partenza “titanica” venerdì 7 dicembre alle 17,30 con la diretta della Prima del Teatro alla Scala di Milano: Lohengrin di Richard Wagner, direttore Daniel Barenboim. I festeggiamenti del bicentenario della nascita di Wagner toccano il loro punto più esaltante con l’appuntamento più atteso dell’anno per tutti gli appassionati di lirica al mondo. Lohengrin è la storia del cavaliere del cigno, l’angelo custode del Santo Graal, figlio di quel Parsifal che è altra famosa opera wagneriana. Lohengrin viene in soccorso della mite Elsa di Brabante per salvarla dall’infamante accusa di fratricidio. L’opera verrà trasmessa sottotitolata.

Pasquale Macrì: “come rappresentare l’opera lirica con mezzi ridotti in una città come Arezzo? Me lo sono chiesto fin dal mio insediamento e mi sono dato questa risposta: il modo più appropriato era collegarsi con i grandi teatri pubblici italiani, quelli che finanziamo con la tassazione generale e che è giusto riverberino le loro emozioni in tutto il territorio nazionale. Così permetteremo al pubblico di godere dei bicentenari dei due ‘mostri’ della lirica, Wagner e Verdi. Verdi, pienamente calato nel Romanticismo italiano colto, che poi prima di morire ha anticipato addirittura il Novecento con il Falstaff e l’Otello. Nel programma abbiamo inserito anche una ‘ciliegina’, con la diretta del balletto Notre Dame de Paris con Roberto Bolle dal Teatro alla Scala di Milano il giorno di San Valentino”.

“Il sistema di proiezione digitale satellitare installato l’anno scorso presso il teatro – ha sottolineato Massimo Ferri di Officine della Cultura – ci consente di poter assistere a opere e balletti dai teatri più importanti del mondo, quasi con la stessa emozione che potremmo provare nell’essere presenti. Questa edizione di Arezzo all’Opera, dopo la straordinaria apertura con il Lohengrin di Wagner non poteva che essere dedicata a Giuseppe Verdi, anch’esso nato nel 1813. Per questo abbiamo pensato di proporre al pubblico una selezione delle più importanti opere scritte da quello che è riconosciuto come uno dei più celebri compositori italiani”.

Come per la precedente edizione, non mancherà la consueta “pausa caffè” con il caffè equo e solidale offerto da Caffè River. Biglietti dal 5 dicembre presso la Rete Teatrale Aretina, via Bicchieraia 34, apertura un’ora prima della proiezione. Solo martedì 4 dicembre dalle 11 alle 18 presso il Coffee o’ Clock. Acquisti on-line: rta.ticka.it. 15 euro per le dirette, 12 per le differite.

Stagione che poi prevede: mercoledì 9 gennaio 2013 alle 21 la differita del Falstaff di Giuseppe Verdi con la London Philharmonic Orchestra; mercoledì 23 gennaio alle 21 la differita di Aida di Giuseppe Verdi dal Teatro alla Scala di Milano;giovedì 14 febbraio alle20la diretta di “Notre Dame de Paris” balletto in due attidal Teatro alla Scala di Milano;mercoledì 6 marzo alle 21 la differita de I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi dal Teatro Regio di Torino; mercoledì 3 aprile alle 21 la differita de La Traviata di Giuseppe Verdi dal Festival Pucciniano di Torre del Lago 2012; mercoledì 17 aprile alle 21 la differita del MacBeth di Giuseppe Verdi dal Macerata Opera Festival;mercoledì 8 maggio alle 21 la differita del Nabucco di Giuseppe Verdi dal Teatro Antico di Taormina.

Concerto lirico gratuito giovedì alla Casa Museo Ivan Bruschi con gli studenti di Oberlin

Giovedì 14 giungo alle 21 la Casa Museo di Ivan Bruschi di Corso Italia ad Arezzo ospita il primo appuntamento con gli studenti del Conservatorio di Oberlin (Usa): un concerto gratuito delle più famose arie liriche. Il Conservatorio musicale di Oberlin (Ohio, Usa) per il quinto anno consecutivo ha infatti scelto Arezzo per un programma estivo di studi che viene ospitato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena al campus del Pionta.Presente in città con più di 70 studenti e 20 tra direttori e professori, l’Oberlin Conservatory of Music proporrà dal 14 giugno al 9 luglio un calendario di concerti pubblici a ingresso gratuito, che si terranno ad Arezzo, Cortona, Firenze, Rapolano Terme e Bucine.

 

Gli studenti, tutti universitari, sono musicisti o cantanti d’opera (tenori e soprani) e prepareranno concerti di musica lirica composti da opere varie, le opere complete “La Bohéme” e “Suor Angelica” di Giacomo Puccini, nonché una serata americana in piazza San Francesco con brani tratti da musical. Gli appuntamenti fondamentali della stagione del conservatorio Oberlin saranno “La Bohèm” al Teatro Comunale di Cortona, “Suor Angelica” (28 e 29 giugno ore 21:00) nel Cortile Comunale ad Arezzo e la serata finale (9 Luglio ore 21:00) in cui verranno ricreate intere scene tratte da opere famose, sempre nel Cortile Comunale di Arezzo.

 

Il Conservatorio di Oberlin, fondato nel 1865, è quello che da più tempo e con continuità opera negli Stati Uniti. Tra i suoi alunni, la mezzosoprano Denyce Graves, il violoncellista Steven Isserlis e il direttore d’orchestra David Zinman. Il programma di studi sulla lingua, la cultura e la musica italiane, che il Conservatorio organizza ad Arezzo, è diretto da Daune Mahy e Scott Skiba.

Torna Arezzo all’Opera con la proiezione de La Traviata

Prosegue la fortunata rassegna Arezzo all’Opera. Mercoledì 6 giugno alle 21 al Teatro Pietro Aretino di Arezzo, in differita dal Teatro La Fenice di Venezia, proiezione in Hd di La Traviata di Giuseppe Verdi. Regia Robert Carsen – direzione Myung-whun Chung – con Patrizia Ciofi.

Regia e allestimento di Carsen sono ormai un classico a Venezia, deliberatamente e a tratti un po’ sopra le righe, ma sempre con gran gusto, si concentra sull’isolamento assoluto di Violetta (Patrizia Ciofi), sulla sua devastante solitudine: le banconote onnipresenti, la Tv che ormai non trasmette più nulla. In una casa dismessa, Alfredo al pianoforte durante il brindisi o a scattare foto a Violetta prima di scoprire la sua lettera, l’effimero delle zingarelle da night-club e dei pistoleri da spogliarello, l’immenso sfondo arboreo autunnale del secondo atto senza alcun mobilio. La Traviata vuole diventare un vero classico veneziano.

Mercoledì 30 maggio proiezione della Carmen in hd dalla Scala

Mercoledì 30 maggio alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia ad Arezzo, appuntamento con la proiezione in Hd in differita dal Teatro alla Scala della Carmen di Georges Bizet. L’opera lirica in quattro atti di Bizet è tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée, al libretto collaborò lo stesso Bizet.

La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 Marzo 1875. L’accoglienza non fu delle migliori, così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne il successo. Daniel Barenboim ed Emma Dante, due artisti che hanno in sé lo spirito del Sud, fanno rivivere per la sua ventitreesima edizione la Carmen di Bizet, l’opera che fece scrivere allo spettatore Nietzsche, conquistato: “questa musica… è di una serenità africana: essa ha su di sé la fatalità, la sua felicità è breve, improvvisa, senza remissione”.

Ingresso 10 euro.