Le Fornaci, al via Sguardi sul Reale, il Festival del Cinema Documentario

bicchieraia Cinema che passione. Apre i battenti dal 16 al 21 aprile all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini la 3° edizione di Sguardi sul Reale, il Festival del Cinema Documentario. L’evento a cura di a cura di Macma, parte martedì 16 aprile alle 21:30 con l’anteprima della rassegna Sguardi sul reale in collaborazione con Fahrenheit Festival. Sarà proiettato “Smettere di fumare fumando (68’)” di Gianni “Gipi” Pacinotti alla presenza dell’autore, presenta Michele Penco. Ingresso gratuito. Mercoledì 17 aprile dalle 10,30alle 13 e dalle 15 alle 19 al QuasiQuasi social cafè si svolge il laboratorio sul documentario della rassegna Sguardi sul Festival. Alle 21:30 proiezione di “Swahili Tales” (36’) di Alessandro Baltera e Matteo Tortone e “Le librarie de Belfast “(54’) di Alessandra Celesia. Saranno presenti l’autrice e il direttore del Festival dei Popoli Alberto Lastrucci. Ingresso gratuito. Giovedì 18 aprile dalle 10,30 alle 13,30 al QuasiQuasi social cafè Sguardi sul Festival ripropone il suo laboratorio sul documentario, mentre alle 21:30 ci sarà la proiezione di “Spiriti” (24’) diYukai Ebisuno e Raffaella Mantegazza e “MS Save my soul “(60’) di Piergiorgio Curzi alla presenza dell’autore, presenta Andrea Foschi, ingresso gratuito. Venerdì 19 aprile dalle 9 alle 13 c’è Il documentario a scuola Io, la mia famiglia rom e Woody Allen (50’) di Laura Halilovic, mentre dalle 19,30 alle 21,15 appuntamento con l’aperitivo alle Fornaci con il buffet a cura di Stasera cucino io – musica dal vivo con Valdarno Jazz. Alle 21:15 proiezione dei lavori di Cecilia Mangini – Lo sguardo ostinato La Canta delle Marane (10’) di Cecilia Mangini (testi di Pier Paolo Pasolini), Tommaso (11’) di Cecilia Mangini (montaggio di Rosa Sala / Silvano Agosti)  Viaggio in terra d’Otranto (estratto da “Comizi d’amore 80”) (29’) regia Lino Del Fra, soggetto e sceneggiatura di Cecilia Mangini e Lino Del Fra,  alla presenza di Cecilia Mangini. Presenta Paolo Pisanelli presentazione Storie di Taranto. Ingresso gratuito. Sabato 20 aprile dalle 16,30 alle 19,30 c’è “Dall’impotenza alla creatività” incontro seminariale con Silvano Agosti e proiezione di estratti da D’Amore si vive di Silvano Agosti – a seguire presentazione del libro “Lettere dalla Kirghisia”. Aperitivo dalle 19,30 alle 21,15 alle Fornaci con QuasiQuasi social cafè e il buffet a cura di Stasera cucino io, alle 21:15 in collaborazione con Materiali Sonori ci sarà la proiezione di “L’uomo che aveva picchiato la testa “(75’) di Paolo Virzì con Bobo Rondelli, presenta Giampiero Bigazzi.

Incontro con Bobo Rondelli Paolo Virzì e Bobo Rondelli, dietro le quinte de L’uomo che aveva picchiato la testa (19’) di Matilde Gagliardo, alla presenza dell’autrice. Ingresso euro 7. Infine domenica 21 aprile per la serata dedicata all’Archivio della memoria  dalle 16,30 alle 19,30 ci saranno L’uomo ritorna ovvero Ospedale Psichiatrico (1973) di Maurizio Manni e Manicomio 1982: i Casentinesi vogliono tornare di Mario Spiganti Maternità ieri (1982) di Mario Spiganti, Il fabbro ovvero Angiolino Magni un poeta d’altri tempi (1998) di Mario Spiganti / Pierangelo Bonazzoli – a cura di Unione dei Comuni Montani del Casentino CRED – Banca della Memoria di Poppi  Dante Priore: il racconto di una terra (20’ – 2013) a cura di MACMA e Nova Škola, Italia sì / Italia no (30’ – 2012) progetto a cura di Blanket, IED Firenze e Controradio, saranno presenti gli autori. Conclusione con l’aperitivo delle 19,30 e alle 21,15 appuntamento con Memorie di vita e di cinema: Sguardi su Fellini incontro con Tatti Sanguineti  – racconti e proiezioni di materiali inediti tra cui alcuni tagli da Lo Sceicco Bianco  Anita (55’) di Luca Magi alla presenza dell’autore. Ingresso gratuito.

“Francamente me ne infischio”, Antonio Latella porta in scena Via col vento alle Fornaci

bicchieraiaMercoledì 10 aprile alle 21,15 all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini la Compagnia Antonio Latella porta in scena lo spettacolo “Francamente me ne infischio” 1 Twins, 2.Atlanta 3.Black 4.Match 5.Tara:  5 movimenti liberamente ispirati a Via col Vento di Margaret Mitchell. Per la drammaturgia di Linda Dalisi, Federico Bellini, Antonio Latella e la regia di Latella, andranno in scena: Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca. “Che cos’è il sogno americano? Un’utopia realizzata o soltanto un’industria che produce un continuo intrattenimento? Attraverso il mito di Rossella O’Hara entriamo nei grandi archetipi del Novecento americano: sogni, illusioni che dagli Stati Uniti arrivano fino a noi – dice VFederico Bellini – Twins diventa così una sorta di prologo dell’intero lavoro, un punto di vista sull’America che ha esso stesso le caratteristiche del sogno. Schegge, frammenti di memoria, suggestioni affiorano dalla mente di Rossella; dal primo incontro con i ngemelli Tarleton, lo spettacolo si muove in quell’immaginario pop di cui i nostri stessi sogni si nutrono, il grande sogno americano che ha bisogno, per la sua conservazione, anche della realtà della guerra”.

Da un romanzo famosissimo come “Via col vento” scritto da Margarteh Mitchell nel 1936, diventato poi film di culto nel 1939, che racconta l’America ai tempi della guerra di secessione in chiave  sudista dove i padroni hanno sempre ragione e gli schiavi neri sono buoni solo se servono con fedeltà i ricchi bianchi, Antonio Latella ha costruito uno spettacolo – Francamente me ne infischio – avvincente per la fortissima teatralità. Visionario e reale al tempo stesso, alla ricerca delle radici profonde e dei comportamenti schizofrenici che è possibile ancora oggi trovare in quel grande paese. L’ha fatto con uno sguardo contemporaneo, per nulla romantico, aggredendo la storia da ogni punto di vista, guardando al romanzo e tradendolo, costruendo una sorta di sottotesto in cinque movimenti scritto da Federico Bellini e Linda Dalisi

Yellow Jackets a San Giovanni per l’ultimo appuntamento di Valdarno Jazz

orchestraUltimo appuntamento con Valdarno Jazz Winter. La rassegna dedicata alla musica jazz giunta alla sua XXIesima edizione, e diretta da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, torna venerdì 22 marzo alle 21.30. La serata conclusiva si svolgerà al teatro Bucci di San Giovanni, ospiti Yellow Jackets: Bob Franceschini, Russell Ferrante, Felix Pastorius e Will Kennedy. Con quattordici album alle spalle, oltre un milione di copie vendute, centinaia di concerti in tutto il mondo, gli Yellowjackets sono la più longeva e creativa fusion band della storia.

Prevendite on line su www.eventimusicpool.it, altre prevendite: www.ticketone.it. Circuito Regionale Box Office tel. 055/210804 www.boxol.it, posto unico non numerato 18 euro, ridotto 16.

I Discorsi alla Nazione di Ascanio Celestini alle Fornaci

ascanio celestiniAll’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini arrivano i Discorsi alla Nazione di Ascanio Celestini. Appuntamento per giovedì 7 marzo alle 21,15 con lo spettacolo “Discorsi alla Nazione, Studio per uno spettacolo presidenziale”  di e con Ascanio Celestini. “Cittadini! Lasciate che vi chiami cittadini anche se tutti sappiamo che siete sudditi – dice l’attore in scena – ma io vi chiamerò cittadini per risparmiarvi un’inutile umiliazione” . Sul palco il tiranno che è chiuso nel palazzo. Non ha nessun bisogno di parlare alla massa. I suoi affari sono lontani dai sudditi, la sua vita è un’altra e non ha quasi nulla in comune con il popolo che si accontenta di vedere la sua faccia stampata sulle monete. Eppure il tiranno si deve mostrare ogni tanto. Deve farsi acclamare soprattutto nei momenti di crisi quando rischia di essere spodestato. Così si affaccia, si sporge dal balcone del palazzo e rischia di diventare un bersaglio.

“Ho immaginato alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione – dice Ascanio Celestini – Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico”.

Mario Perrota porta alle Fornaci Il paese dei diari

mario perrottaPer il ciclo di appuntamenti “Archivi del tempo”  in programma al teatro Le Fornaci di Terranuova Bracciolini mercoledì 20 febbraio Mario Perrotta porta in scena lo spettacolo “Il Paese dei diari” tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 2009 ed edito da Terre di mezzo editore con l’amichevole prefazione di Ascanio Celestini. Appuntamento mercoledì 20 febbraio alle 21,15 al Teatro Le Fornaci di Terranuova Bracciolini, ad ingresso gratuito, con“Il paese dei diari”, che porta in scena Mario Perrotta e Paola Roscioli, lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e Biografilm Festival. Ingegnere mancato ( per scelta), una laurea in Filosofia conseguita con 110 e lode a Bologna, Mario Perrotta è oggi uno degli autori e attori-registi più apprezzati per la serietà con cui dal 1989, anno in cui costituisce la Compagnia del teatro dell’Argine, si dedica al teatro portando avanti importanti “missioni” per le quali è stato più volte premiato. Fra i più prestigiosi riconoscimenti , il premio Ubu 2011, per il suo progetto “Trilogia sull’individuo sociale” nato e prodotto all’interno della Compagnia del Teatro dell’Argine, “con il quale, si legge nella motivazione del premio,  coglie la disgregazione nel mondo contemporaneo”.

Il paese dei diari” nasce ad un anno di distanza da un altro premio, quello che Perrotta ha ricevuto a Pieve Santo Stefano per “ l’importante recupero delle memorie dei nostri migranti”, per “l’esattezza della testimonianza orale” con cui trasforma “la cronaca degli eventi in affascinanti racconti teatrali e in storie letterarie che hanno un inconfondibile registro narrativo”. A Pieve Santo Stefano, infatti, viene custodito l’Archivio dei diari dove si accolgono le scritture autobiografiche degli italiani. Qui sono conservati ben 6274 documenti fra diari e corrispondenze epistolari, 6724 storie di singole persone, che il suo fondatore, Saverio Tutino, giornalista e inviato per le maggiori testate italiane inizia a raccogliere dal 1984.  Nel corso di un’intervista alla Radio Svizzera Italiana Perrotta ricorda come Tutino, dopo aver incontrato nella sua vita i più  grandi personaggi della scena politica internazionale, inizi ad interessarsi alle storie delle persone comuni e decida di bandire un concorso per diari pubblicando un annuncio su “Repubblica”.  La gente inizia a tirare fuori dal cassetto i diari personali o i diari dei nonni, perfino quelli di avi ancora più indietro nei secoli.  Nasce quindi questo splendido monumento alla memoria,  un edificio pieno di voci dove Mario, il protagonista del libro e dello spettacolo,  rimane inavvertitamente chiuso per una notte intera dopo aver tentato di farsi soccorrere bussando dall’interno. In paese, infatti, c’è la festa Patronale del Paese e nessuno le sente. Mario inizia così un viaggio che lo porterà a incontrare, scalino dopo scalino, stanza dopo stanza, gli abitanti di questo edificio “magico”, che ogni notte si animano per raccontare la propria storia. Per esempio quella della contadina Clelia Marchi, che scrisse la sua vita su un lenzuolo a due piazze, quella del cantoniere siciliano Vincenzo Rabito, semianalfabeta, che si chiuse in una stanza per imparare a usare la macchina da scrivere raccontandosi in oltre mille pagine, o ancora quella di Orlando Orlandi Posti, affidata a messaggi clandestini scritti dal carcere di via Tasso a Roma prima di essere fucilato alle Fosse Ardeatine.

Cinema 91/2, riparte con Moonrise Kingdom la rassegna delle Fornaci

moonrise kingdomTorna giovedì 17 gennaio all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini la rassegna “Cinema 91/2” dedicata alle pellicole d’essai e alla scoperta del genere documentario che trova nell’annuale festival “Sguardi sul reale” il suo culmine. “Le proiezioni, spiegano Raffaello Ruggeri e Tommaso Orbi di Macma, proporranno una selezione dei migliori titoli della stagione e si svolgeranno ogni giovedì alle 21.30. Il primo appuntamento è, giovedì 17 gennaio alle 21.30, con  “Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore” di Wes Anderson, una commedia brillante di un regista contemporaneo che ha aperto Cannes e che grazie alla sua capacità narrativa poetica e il consueto gusto visivo si interroga sull’avventura della vita”. Sarà poi la volta di due anteprime toscane: “Il 24 Gennaio le Fornaci ospiteranno “Marley” di Kevin McDonald, continuano Raffaello e Tommaso, ritratto umano intenso e poetico che grazie ad un gran numero di documenti ed interviste inedite svela una delle figure musicali più emblematiche dei nostri tempi, Bob Marley”. “E il 21 Febbraio – proseguono, grande attesa per l’altra grande anteprima, “Marina Abramovic – The artist is present” di Matthew Akers, pellicola dedicata ad un’icona della performance art  e della ricerca di interazione con il pubblico, capace di sfidare come nessuno i limiti del corpo umano”.

Da non perdere tutti gli altri film in programma: il 31 Gennaio, Terramatta di Quatriglio, che narra la storia straordinaria di un bracciante siciliano analfabeta ( interverranno Chiara Ottaviano, produttrice e co-sceneggiatrice e Stefano Beccastrini), il 7 Febbraio “Reality” di Matteo Garrone, il racconto un po’ surreale di un pescivendolo napoletano che dopo un provino televisivo inizia a comportarsi nella vita quotidiana come un concorrente del Grande Fratello, il 14 Febbraio “La sposa promessa” di Rama Burshtein, dramma al femminile ambientato a Tel Aviv ed infine il 28 Febbario, “Argo” di Ben Affleck, film poliziesco in stile thriller anni ’70 con al centro una vicenda politica realmente accaduta.

Musica alle Fornaci con Aspettando Valdarno Jazz Winter

Da Pat Metheny, musicista totale, al jazz bianco della west coast, con l’Igor Palmieri Quintet e il critico musicale italiano Alceste Ayroldi: tanti appuntamenti di guida all’ascolto, a cura di giornalisti e musicisti italiani, dedicate alla storia e ai protagonisti del jazz. È la proposta di “Aspettando il Valdarno Jazz”, iniziativa che da quattro anni i direttori del festival VJ (Valdarno Jazz), il sassofonista Daniele Malvisi e il contrabbassista Gianmarco Scaglia, organizzano presso la biblioteca dell’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto 40 /D). Il ciclo di appuntamenti si tiene dal 9 al 30 gennaio, e rappresenta una vera introduzione al Valdarno Jazz Winter Festival, che quest’anno giunge alla 21° edizione. Un’edizione speciale con otto eventi con le stelle del jazz internazionale e italiano, che si svolgerà dal 9 febbraio al 22 marzo nei comuni del Valdarno, tra Terranuova Bracciolini, San Giovanni Valdarno e Montevarchi, in collaborazione con Eventi Music Pool, e inserito nel Network Sonoro, cartellone che riunisce i festival toscani. Ogni sera alle ore 20.30 drink-coffeejazz presso l’Easy Bar, di fronte alla Biblioteca delle Fornaci, con improvvisazioni musicali e, a seguire, alle ore 21.30, la guida all’ascolto (http://valdarnojazzfestival.wordpress.com/).

Il programma si è aperto mercoledì 9 gennaio alle ore 20.30  all’Easy Bar con la performance in duo del sassofonista Raffaele Vannini accompagnato dal contrabbassista Gianmarco Scaglia. Mercoledì 16 gennaio appuntamento con la performance di chitarra solo di Andrea Cincinelli, e l’incontro “Django, vita e musica di una leggenda zingara”, ascolti guidati e presentazione a cura del musicologo Francesco Martinelli. L’incontro ripercorre il libro omonimo, presentato da Michael Dregni e tradotto da Francesco Martinelli, pubblicato nel quadro della collaborazione tra EDT e Fondazione Siena Jazz. Terzo appuntamento, mercoledì 23 gennaio, con la performance di sMALVISIax solo di Alberto Mannatrizio e, alle ore 21.30, l’incontro “Vicessitudini tra melodia e armonia, le mirabolanti avventure dello strumento”, ascolti guidati ed esempi dal vivo mirati ad analizzare il ruolo decisivo che assunse il contrabbasso nel Jazz nel momento storico musicale del passaggio dalla Swing era al Bebop. A cura di Gianmarco Scaglia, con Andrea Cincinelli, Daniele Malvisi, e Sandra Gambassi, voce recitante. Chiusura mercoledì 30 gennaio con l’incontro/intervista con il sassofonista Igor Palmieri, e, a seguire (ingresso 10 euro) musiche e storie del jazz west coast, “Jazz White, tra musica e teatro le vicende dei suoi protagonisti”, evento speciale di anteprima al XXI° Valdarno Jazz Winter Festival. Un percorso tra musica e parole con il critico e giornalista musicale Alceste Ayroldi (tra le riviste Musica Jazz, Il Giornale della Musica, Andy Magazine), editor manager della webzine Jazzitalia, che incontra l’Igor Palmieri Quintet, ensemble formato da Igor Palmieri al sax tenore, Fulvio Chiara alla tromba, Luciano Milanese al contrabbasso, Daniele Gorgone al piano e Vittorio Sicbaldi alla batteria. Nel progetto, Ayroldi vestirà gli abiti dello storyteller e accompagnerà il pubblico attraverso un affascinante percorso nel jazz e nella sua storia. Alla narrazione, che si affida anche alla letteratura jazzistica italiana e straniera, farà eco la musica suonata dal vivo dall‘Igor Palmieri 5et. La particolare sensibilità e le indubbie capacità del gruppo riusciranno a materializzare le parole e le storie narrate. Ingresso libero, ad eccezione del 30 gennaio (10 euro).

L’omaggio ai Clash di Andrea Merendelli alle Fornaci

All’Auditorium Le Fornaci di Terranuova sabato 22 dicembre alle 21.30 appuntamento con Clash to me, il racconto punk di provincia. Un omaggio a Joe Strummer nel decennale della sua scomparsa nello spettacolo di e con Andrea Merendelli e la Stra Combat Rock Live Band. Clash to me è una storia suonata, cantata e raccontata con rabbia, umori neri e ironia, un viaggio alle radici musicali e culturali della rivoluzione “punk rock”, vista con gli occhi di giovani sbandati di provincia di fine anni ’70. Lo spettacolo nasce dall’amore profondo e viscerale per l’avventura musicale dei Clash e dai ricordi di 25 anni d’Italia, di Toscana, di provincia minore e marginale che ha segnato (e a volte sfregiato) le nostre vite.  Gli sfregi che non si dimenticano sono la morte di Roberto Procelli, un giovane toscano d’Anghiari che lasciò i suoi 20 anni fra le macerie della Stazione di Bologna. Una strage che uccise con lui, altre 84 persone. Era il 2 agosto del 1980. Qualche settimana prima delle 10,25 del 2 agosto 1980, i Clash suonano a Bologna. Chissà se Roberto avrà visto il concerto. Un mese dopo Roberto sta tornando a casa, forse ha visto quel concerto, ma noi non lo sapremo mai. Da questa domanda, che ci portiamo dietro da 25 anni, dalla morte di Roberto e dalla morte di Joe Strummer, voce dei Clash e colonna sonora della nostra vita, nasce il racconto punk, visione adulta dei ricordi di giovani sbandati, che vivono nella ridente Toscana e sognano Londra e il degrado urbano.

Una storia di giovani auto-esclusi, ora maturi e integrati, riassorbiti in questa bella società che, a parole, volevano fottere. Ex-giovani punk senza meta, che oggi hanno 40 anni, sono pelati e con la pancia sfatta. Una ex gioventù bruciata che oggi vive una maturità lessata. Andrea Merendelli racconta con rabbia e urgenza, poesia e assenza di ogni retorica da palcoscenico. Da sfondo alla sua storia, la musica suonata dal vivo dagli Stra, una band che non ha mai considerato i Clash un ex-gruppo. Sul palco ci sono due chitarre, un basso e la batteria. Tutto è circondato da suoni, spezzoni musicali in loop, frammenti casuali di speaker radiofonici e televisivi che raccontano la fine del secolo scorso. Echi lontani di tragedie ancora senza mandanti e senza colpevoli.

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Teatro, musica e cinema, al via la stagione delle Fornaci

Teatro, musica e cinema. Si alza il sipario sulla Stagione 2012/2013 al Centro Culturale Auditorium Le Fornaci. La Stagione 2012/2013 del Centro Culturale Auditorium si aprirà domenica 2 dicembre con la pièce teatrale “La fine del mondo” di Jura Soyfer. Da quest’anno la gestione del teatro è affidata a Valdarno Culture, associazione di associazioni, che raggruppa le realtà che negli anni hanno contribuito alla realizzazione delle stagioni: KanterStrasse teatro (teatro), Le facezie musicali (musica classica), Valdarno Jazz (musica jazz) e Macma (cinema).

“Abbiamo pensato che unendo varie specialità, pertinenze e formazioni, potevamo dare una risposta completa alle esigenze culturali che ci sono in Valdarno” così Daniele Malvisi di Valdarno Culture, spiega la genesi della nuova associazione. Oltre alla gestione e alla direzione artistica di questo piccolo spazio, Valdarno Culture si propone anche come gruppo di lavoro pronto a sperimentare valori e modalità produttive comuni. Con largo spazio alle interpolazioni, agli scambi e ai sodalizi culturali attraverso collaborazioni attive anche con associazioni e/o soggetti culturali esterni ad essa. Una nuova modalità di gestione che si prepara ad affrontare nei prossimi anni il delicato compito di realizzare produzioni originali e di esportare il nome delle Fornaci. Nel cartellone numerosi appuntamenti tra teatro, cinema e musica.

Simone Martini, descrive l’impronta data alla programmazione teatrale: “Abbiamo privilegiato l’ospitalità di compagnie di fama nazionale e internazionale, ma anche progetti locali e soprattutto la formazione”. Valdarno Culture si è occupata anche di cinema e l’ha fatto organizzando la IV edizione della rassegna “Cinema 9 ½”. Raffaello Ruggieri, organizzatore della parte cinematografica, motiva così la scelta delle proiezioni: “Ogni anno abbiamo cercato di trattare il cinema d’autore estendendoci sempre più verso il documentario, genere che rimanda alla manifestazione Sguardi sul reale, il festival del documentario italiano, in programma ad aprile”. L’intervento del Presidente dell’Istituzione Le Fornaci, Silvia Mauri, è soprattutto rivolto al pubblico, con l’auspicio di una partecipazione sempre più folta e alla “possibilità di creare una maggiore collaborazione fra le emergenze culturali del Valdarno soprattutto per quanto riguarda organi di informazione coordinati da tutti i Comuni”: “Un ringraziamento speciale oltre che all’amministrazione di Terrranuova Bracciolini e all’Istituzione Le Fornaci, a Mauro Torelli, conclude Martini, che ha gentilmente offerto la stampa di gran parte del materiale pubblicitario”.

Sguardi sul Reale a Le Fornaci

Si svolgerà dal 2 al 6 maggio 2012 presso l’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini la seconda edizione del Festival “Sguardi sul reale” dedicato al cinema documentario italiano. Quest’anno il Festival proseguirà il percorso, iniziato nella precedente edizione, all’interno del cinema documentario, un genere che è sempre stato ai margini dell’industria cinematografica e della distribuzione commerciale con una conseguente scarsa possibilità di arrivare al grande pubblico. “Sguardi sul reale” vuole costituire, in questo senso, un contributo alla diffusione di opere importanti e di alta qualità, cercando di stimolare una riflessione sull’attuale situazione che sta vivendo il documentario in Italia, anche in rapporto agli archivi audiovisivi della memoria singola e collettiva e al territorio che ospita il Festival.

Le sezioni in programma sono: Sguardi sul contemporaneo, con la proiezione di alcuni tra i più importanti film documentari realizzati negli anni recenti in Italia, tra i quali Lasciando la Baia del Re di Claudia Cipriani (in concorso al Festival dei Popoli 2011), Hit the road, nonna di Duccio Chiarini (premio del pubblico al Festival dei Popoli 2011) e Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani (vincitori dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012); Memoria privata e memoria sociale, con la proiezione di film incentrati sulle relazioni e gli intrecci tra memoria personale e collettiva, in particolare, di due importanti film “recuperati”: il film d’inchiesta L’amore in Italia di Luigi Comencini (RAI, 1977), alla cui proiezione sarà presente Italo Moscati, co-autore del film, e 1960 di Gabriele Salvatores (RAI, 2010), alla cui proiezione sarà presente Giuseppe Cederna, voce narrante del film; Cinema e territorio, con la proiezione di film documentari prodotti in Toscana e qui realizzati e di preziosi materiali conservati presso l’archivio audiovisivo “Banca della Memoria” del Casentino. Tra i film in visione in questa sezione, Progetto la Plata – La terra di Arezzo in Argentina, documentario di Andrea Merendelli, realizzato in collaborazione col Comune di Anghiari.

Sono inoltre previste in rassegna una serie di proiezioni in omaggio ad importanti autori del cinema italiano di recente scomparsi: Vittorio De Seta, del quale proietteremo Diario di un maestro e alcuni tra i cortometraggi più belli, Lionetto Fabbri con Terra contesa, una rara occasione per vedere un’opera preziosa e poco conosciuta, e Tonino Guerra con la proiezione del film documentario Tempo di Viaggio diretto insieme ad Andrej Tarkoskij .

L’iniziativa è promossa dal Comune di Terranuova Bracciolini e dall’Istituzione “Le Fornaci” e diretta e organizzata dall’Associazione Culturale Macma in collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana – Mediateca Regionale e il Festival dei Popoli. L’iniziativa gode inoltre del patrocinio della Regione Toscana, del Cesvot e della Conferenza dei Sindaci e del contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Arezzo, dell’ Unicoop di Firenze e della Coop del Centro Italia.