Dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano, torna la lirica in diretta

La Grande Opera Lirica, a lettere maiuscole, torna al Teatro Pietro Aretino per una nuova, intensa, stagione in diretta dai più prestigiosi teatri d’opera, dal The Metropolitan Opera di New York al Teatro alla Scala di Milano. Il Teatro Pietro Aretino torna così a vestire i panni del Gran Teatro, unico nella provincia di Arezzo, grazie alla collaborazione tra Comune di Arezzo e Officine della Cultura e la programmazione de La Grande Stagione Live 2013/2014 di Microcinema che, attiva dal 2006 nella programmazione in digitale, avvicina il pubblico all’opera contribuendo alla diffusione del patrimonio lirico italiano e internazionale.

L’assessore alla cultura Pasquale Macrì, nel sottolineare come tutti i diritti costituzionali ruotano intorno al sapere e alla cultura e come le cose belle si devono ‘respirare’ fin da piccoli invita “i genitori a portare anche i propri figli ad assistere, comodamente seduti al teatro Pietro Aretino, alle grandi rappresentazioni di musica classica in collegamento live con grandi teatri del mondo. Proponiamo opere particolarmente amate, di registi apprezzati e da teatri prestigiosi. Il 7 dicembre parteciperemo in diretta alla ‘prima’ del Teatro della Scala con la Traviata di Giuseppe Verdi”. Un pensiero confermato da Luca Baldini di Officine della Cultura: “un paese che mette al primo posto la cultura ha meno problemi sociali. Noi cerchiamo di fare la nostra parte offrendo la possibilità di assistere a questi 9 spettacoli a soli 12 euro a cui si possono aggiungere 3 euro per degustare l’aperiopera buffet. Ringraziamo l’assessore Macrì, il Comune di Arezzo e il pubblico che verrà a godere di questa esperienza”.

Primo appuntamento live, martedì 12 novembre alle 19,30 con Tosca di Giacomo Puccini, forse l’opera più drammatica del compositore toscano. Le romanze “Vissi d’arte” e “E lucevan le stelle” raggiungeranno gli spettatori aretini, in tempo reale, via satellite e in alta definizione, da New York. A far vivere Tosca un cast d’eccezione: Patricia Racette, Roberto Alagna e George Gagnidze; direzione di Riccardo Frizza, regia di Luc Bondy e scenografie di Richard Peduzzi.

Data la particolarità della stagione 2013/14, con eventi in diretta e dunque soggetti ai tempi tecnici della messinscena nei luoghi d’origine, l’intervallo principale tra i vari atti sarà l’occasione per trasformare il Pietro Aretino in un autentico foyer d’Opera, con degustazione gratuita di Jamao, il caffè equosolidale prodotto da Caffè River, e ancora di un aperiopera a cura di Biolento Cafè, il locale in Piazza San Michele specializzato nell’uso di materie prime locali e biologiche. Prezioso contributo all’allestimento della stagione live al arriva anche da Banca Etruria con una collaborazione che darà modo ai dipendenti e ai soci dell’istituto bancario aretino di poter assistere alla programmazione degli eventi a prezzo ridotto. Ferma restando l’intenzione, da parte degli organizzatori, di tenere i costi del biglietto ancorati al minimo possibile valorizzando così la fruizione di eventi d’assoluto interesse internazionale.

La programmazione proseguirà sul grande schermo il 7 dicembre per l’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala di Milano con La Traviata di Giuseppe Verdi. In scena la tedesca Diana Damrau, la più famosa Violetta dei nostri tempi. Accanto a lei, Piotr Beczala e il grande baritono verdiano Željko Lučić. Dirige il maestro Daniele Gatti, che negli anni ha mostrato in tutto il mondo un invidiabile acume verdiano, mentre regia e scenografia sono firmate da Dmitri Tcherniakov.

Il primo appuntamento del 2014 è il 4 febbraio dal Teatro Regio di Torino con la più famosa “tragedia giapponese”: Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che fu dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. La direzione è di Pinchas Steinberg, la regia affidata a Damiano Michieletto, la scTosca_Royal_Opera_Houseenografia firmata da Paolo Fantin. Nel cast Amarilli Nizza, Massimiliano Pisapia, Alberto Mastromarino.

Il 19 febbraio, nuovamente in diretta dal Teatro alla Scala di Milano, andrà in scena il melodramma romantico italiano per antonomasia, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Edgardo sarà interpretato da uno dei più amati tenori italiani al mondo, l’aretino Vittorio Grigolo. La direzione è affidata a Pier Giorgio Morandi, la regia è di Mary Zimmermann, la scenografia è firmata da Daniel Ostling.

Il 4 marzo da The Metropolitan Opera di New York, Il principe Igor di Alexander Borodin con Ildar Abdrazakov, Oksana Dyka, Anita Rachvelishvili. Dirige Gianandrea Noseda, mentre Dmitri Tcherniakov firma regia e scenografia.

L’8 aprile ancora da The Metropolitan Opera di New York La Bohème di Giacomo Puccini con il grande ritorno di Franco Zeffirelli che firma regia e scenografia. Direzione di Stefano Ranzani; nel Cast Anita Hartig, Susanna Phillips, Vittorio Grigolo.

Il 22 aprile dal Teatro San Carlo di Napoli Otello, di Giuseppe Verdi, la tragedia della gelosia per eccellenza, con la direzione di Nicola Luisotti, la regia di Henning Brockhaus e la scenografia firmata da Nicola Rubertelli. Nel cast Marco Berti, Lianna Haroutounian, Roberto Frontali.

Da The Metropolitan Opera il 29 aprile l’opera buffa di Wolfgang Amadeus Mozart Così fan tutte, con la direzione di James Levine, la regia di Lesley Koenig, la scenografia di Michael Yeargan. Nel cast Susanna Phillips, Isabel Leonard, Danielle de Niese, Matthew Polenzani.   Anche l’ultimo appuntamento con l’opera live, il 13 maggio, arriva da oltre oceano: La Cenerentola di Gioacchino Rossini da The Metropolitan Opera con la direzione di Fabio Luisi, la regia di Cesare Lievi, la scenografia di Maurizio Balò.  Nel cast Joyce DiDonato, Juan Diego Flórez, Pietro Spagnoli, Luca Pisaroni.

Rugantino in hd al Bicchieraia

bicchieraiaOfficine della Cultura rende omaggio al  Maestro Armando Trovajoli, scomparso lo scorso  marzo, con la proiezione in HD al Teatro Pietro Aretino di due commedie musicali, le più famose e le più rappresentate in Italia e all’estero: Rugantino e Aggiungi un posto a tavola.

Martedì 14 maggio alle ore 21,15 sarà proiettata la commedia musicale RUGANTINO la versione dello spettacolo originale con Enrico Montesano, Alida Chelli, Aldo Fabrizi e Bice Valori. Rugantino è una commedia musicale realizzata da Garinei e Giovannini e musiche di Armando Trovajoli, rappresentata per la prima volta al Teatro Sistina di Roma il 15 dicembre 1962, con scene e costumi di Giulio Coltellacci e coreografie di Dania Krupska, sostituita per la seconda edizione (1978) da Gino Landi, autore della versione coreografica tuttora rappresentata. Rugantino è stato rappresentato anche a Broadway nei cartelloni per molti mesi.

Martedì 28 maggio alle ore 21.15 è la volta di AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA commedia musicale italiana in due atti di Garinei e Giovannini, scritta tra il 1973 e il 1974 con Iaia Fiastri, Johnny Dorelli, Paolo Panelli e Bice Valori; liberamente ispirata al romanzo After me the Deluge di David Forrest. Le musiche sono di Armando Trovajoli, le scene e i costumi di Giulio Coltellacci e le coreografie di Gino Landi. La commedia musicale è stata rappresentata in tutto il mondo da Londra a Vienna, da Madrid a Mosca, da Buenos Aires a Rio de Janeiro

Aldo Morto in scena al Pietro Aretino per Teatri D’Autore

bicchieraiaVenerdì 17 maggio alle 21.15 al Teatro Pietro Aretino, per la rassegna Teatri d’Autore, va in scena Aldo Morto drammaturgia, regia, interpretazione di Daniele Timpano. Desolato, io non c’ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov’ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Che un certo Moro fosse morto l’ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto. Ci ho messo un po’ a capire fosse tratto da una storia vera. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro? E quando? Perché? E come? Lo hanno trovato nel bagagliaio di Renault 4 rossa, undici colpi sparati a bruciapelo addosso. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro! Brutti bastardi. E vabbè, pazienza. Niente di importante. Cose che capitavano negli anni ’70. Bisognava fare la rivoluzione. Chi? Brigate rosse. Era il 9 maggio del 1978. Non avevo ancora quattro anni. Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso?

Un attore nato negli anni ’70, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.

Sabato Don Giovanni al Pietro Aretino

don giovanniSabato 11 maggio alle 21.15 al Teatro Pietro Aretino, per la rassegna Teatri d’Autore, c’è Don Giovanni un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo  con Arianna Benvenuti, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Maria Pacelli, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Giulia Solano  tecnica Federico Polacci. E in musikalischer Spass zu Don Giovanni è un capriccio per “boccacce e rumorini” che propone, attraverso una partitura rigorosissima di “gesti musicali”, la struttura essenziale del Don Giovanni di Mozart: una selezione delle arie più significative incastonate in un disegno drammaturgico compiuto e interpretate “rumoristicamente” dagli attori della Compagnia I Sacchi di Sabbia. Lo spettacolo è in definitiva un’esecuzione a cappella di una riduzione strumentale del Don Giovanni da parte di una piccola corale.

I sei giovani che la compongono non sono però musicisti, ma attori che hanno costruito la loro partitura “recitando” la musica di Mozart, imitando fino allo sfinimento una versione del Don Giovanni eseguita da Karajan nel 1986. Dalla recitazione “del suono”, dal tentativo di riprodurre il rumore dello strumento, si arriva – addentrandosi dalla “parte sbagliata” quella che nessun musicista praticherebbe – ad una pionieristica versione dell’Opera di Mozart: una versione “sgrammaticata”, senza “rappresentazione”, ma che in virtù delle tragicomiche espressioni facciali degli attori chiamati ad imitare le sonorità degli strumenti e l’ausilio della proiezione del libretto sullo sfondo, riesce ad evocare l’essenza del grande personaggio mozartiano. Frutto di un approccio all’opera spiazzante, d’una interpretazione “teatrale” in cui il testo dello spettacolo è rappresentato dalla melodia e dalla timbrica degli strumenti, questo lavoro si colloca nella scia di una ricerca sul melodramma che nel 2008 ha fatto vincere alla formazione pisana il prestigioso Premio Ubu. Un omaggio a Mozart: uno sberleffo e al tempo stesso un atto d’amore per un’opera magnifica.

Macbeth di Giuseppe Verdi al Pietro Aretino

bicchieraiaMercoledì 17 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, in differita dal Macerata Opera Festival, ci sarà la proiezione di Macbeth di Giuseppe Verdi. L’opera, per la regia Pierluigi Pizzi e diretta da Daniela Calegari, vedrà in scena Giuseppe Altomare, Olha Zhurabel e Pavel Kudinov. Nebbie e sangue. Se si dovesse riassumere un capolavoro in due parole, queste basterebbero a cogliere l’essenza del magnifico Macbeth verdiano che ha inaugurato il Macerata Opera Festival. L’arte di Pier Luigi Pizzi – ineguagliabile maestro dell’essenzialità, sublimata alla massima efficacia teatrale – ha infatti saputo ridurre la tragedia shakespeariana soprattutto a due elementi: il corrusco velo di nebbia che avvolge la scena per tutto lo spettacolo, disegnando nell’aria arabeschi di fumo continuamente mutevoli, e il sangue di cui si macchiano i due protagonisti, evocato da sapienti dettagli di vivido rosso sul fondo completamente nero: le mani guantate della Lady, il trono purpureo simbolo del potere assassino, l’apparizione-choc del cadavere del re, grondante su un enorme sudario che attraversa terribile tutta la scena. Ingresso 12 euro.

La Traviata di Verdi in hd al Pietro Aretino

LaTraviataPicMercoledì 3 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia torna un nuovo appuntamento della stagione Arezzo all’Opera. Ripartono così le proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, questa settimana in differita dal Festival Pucciniano di Torre del Lago, sarà proiettata La Traviata di Giuseppe Verdi per la direzione di Fabio Maria Carminati coon la regia di Paolo Trevisi. In scena Silvia Dalla Benetta e Sandra Buongrazio. Il dramma lirico, tra i più conosciuti e popolari di Verdi, racconta la complicata storia d’amore fra Alfredo, giovane di onorata famiglia, e Violetta, bella e famosa mondana parigina, che per la prima volta si innamora sinceramente. Il loro amore viene però ostacolato dai pregiudizi del padre di Alfredo a causa della donna. Violetta lascia Alfredo e per amore non gli rivela che la fine della loro relazione è stata imposta dal padre. I due innamorati saranno riuniti dalla verità e dall’amore sincero solo qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, nel ruolo di Violetta il soprano versiliese Mimma Briganti mentre Alfredo sarà il tenore Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Stefano Antonucci. La regia di Paolo Trevisi.

L’idea dell’opera nasce per il musicista di Busseto, come una folgorazione, dopo aver assistito alla rappresentazioni teatrali della “Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, nel febbraio 1852. La Traviata è considerata l’opera più significativa e romantica di Giuseppe Verdi e fa parte della “trilogia popolare” assieme a “Il Trovatore” e al “Rigoletto”. La prima rappresentazione, peraltro non salutata felicemente dal pubblico, avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, mentre oggi continua ad essere uno dei titoli più amati del repertorio verdiano. Con La Traviata, Verdi racconta la storia d’amore fra il giovane (Alfredo) di rispettata famiglia ed una cortigiana (Violetta) di dubbi costumi. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. La proposta del titolo verdiano all’interno del cartellone del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del lago vuole essere un omaggio al compositore di Busseto, nell’anno che precede le celebrazioni verdiane. Un’operazione culturale di grande significato perché l’allestimento è anche il primo passo verso una forte collaborazione tra i Teatri della Toscana: Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca che,hanno coprodotto l’allestimento. Una “Traviata” di taglio tradizionale nel racconto, nell’epoca e nell’interpretazione degli artisti, con i bellissimi costumi creati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini per la Fondazione Cerratelli e le le scene di Poppi Ranchetti. Nel ruolo di Violetta, il soprano Mimma Briganti . Alfredo il bravissimo Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Germont sarà Stefano Antonucci. Sul podio di Orchestra e Coro del Festival Puccini Fabrizio Maria Carminati, completano il cast Antonella Carpenito (Flora) Lara Rotili (Annina) Angelo Fiore (Gastone) Italo Proferisce (il Barone) Salvatore Grigoli (il marchese) le coreografie sono di Walter Matteini e il Corpo di Ballo Imperfect Dancers. Maestro del Coro Stefano Visconti.Ingresso 12 euro, per info e prenotazioni: 0575 1824380.

Teatro per bambini sotto l’albero con Briciole di Fiabe

bicchieraiaTorna dal 27 dicembre al 6 gennaio al teatro Pietro Aretino “Briciole di Fiabe”, la seconda edizione della rassegna teatrale per ragazzi sul tema della solidarietà e dei diritti dei più piccoli. All’interno della manifestazione “Città di Natale” il teatro di via Bicchieraia si trasformerà così in un ambiente a misura di bambino. Su il sipario su una serie di appuntamenti da non perdere, i cui biglietti sono ancora acquistabili in prevendita alla libreria “Feltrinelli Point” di via Cavour. Gli spettacoli? Cinque quelli in cartellone nei pomeriggi del 27, 28 e 29 dicembre e del 5 e 6 gennaio sempre alle 17.30. Primo appuntamento giovedì 27 dicembre con “Il Mare dei Coccodrilli”. Uno spettacolo, dall’alto valore sociale, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Paolo Geda, diretto ed interpretato dall’attore Michele Fiocchi, con la storica compagnia “La Ribalta”. “Il mare di Coccodrilli” racconta l’incredibile storia di un viaggio dall’Afghanistan all’Italia attraverso l’Iran, la Turchia e la Grecia, in cui il protagonista bambino diventerà uomo, misurandosi con la miseria e la nobiltà degli uomini. E acquistando il biglietto dello spettacolo a 8 euro, gli spettatori avranno occasione di sostenere i diritti di tanti bambini e bambine, ad una vita sana e felice in Libano, Perù, Niger e in Casentino grazie alla campagna di solidarietà “Costruisci il futuro”, promossa da Arci, che sarà lanciata in città e provincia a gennaio.

Venerdì 28 dicembre sarà la volta di “Pollicino”. L’immortale fiaba di Charles Perrault, reinterpretata da Claudio Casadio, con la regia di Gianni Bissaca, e la scenografia di Marcello Chiarenza. Sabato 29 dicembre il sipario si alzerà su “Abbaiare alle Nuvole”, lo spettacolo messo in scena dalla compagnia “Teatro Telaio” con la regia di Angelo Facchetti. Ma gli spettacoli di “Briciole di Fiabe” non finiscono qui. In programma infatti altri due appuntamenti per la Befana. Il 5 gennaio per i più piccolini arriva uno spettacolo da non perdere con “La storia di un punto”. La vera, incredibile e mai raccontata prima storia del mondo, messa in scena dalla compagnia “Teatri Comunicanti”. Infine, il 6 gennaio, con la compagnia “Teatro del Buratto”, ci sarà la chiusura della rassegna, con “L’arca parte alle 8”. La storia di tre simpatici e dispettosi pinguini persi tra il bianco senza fine dei ghiacci. l costo del biglietto per tutti gli spettacoli, ad eccezione dell’apertura del 27, è di 5 euro. Durante tutto il festival sarà inoltre possibile devolvere una donazione libera alla campagna “Costruisci il futuro”. Ed in collaborazione con la “Feltrinelli Point Arezzo” per tutta la rassegna sarà aperto BricioLibriamoci!, un mini shop con letture per tutti i gusti. Organizzato da “Nata Teatro”, con la direzione artistica di Michele Mori, “Briciole di Fiabe” è promosso dalla Rete Teatrale Aretina, con il patrocinio del Comune di Arezzo, della Regione Toscana e del Ministero dei Beni Culturali; e realizzato grazie al contributo di Chimet, Gruppo Graziella, LeoClub Arezzo, e della Gelateria “Il Paradiso”.

“Terra senza promesse”: storie vere di migranti al Bicchieraia

Si chiama “Terre senza promesse” ed è la quattro giorni di parole e musica al teatro Pietro Aretino che si svolgerà il 27, 28, 29 novembre alle ore 11 e il 30 novembre alle ore 9.30. L’iniziativa, realizzata  in collaborazione con officine della Cultura e Libera Accademia del Teatro, con il patrocinio della Fondazione Centro Astalli, propone un’ interpretazione particolare del tema 2012 della Festa della Toscana “Una storia, tante diversità: ancora in viaggio“.  Un “viaggio” inteso come l’abbandono della propria terra verso una speranza di vita dignitosa e l’approdo in una Toscana aperta ed accogliente, esempio di civiltà e di democrazia, pronta ad incontrare tradizioni e culture diverse da “contaminare” con le proprie per la costruzione di una società multiculturale coesa.

L’iniziativa è inserita in un progetto più ampio del Comune di Arezzo sulla presenza di un numero consistente di rifugiati politici nel territorio aretino, co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Celebriamo la Toscana come terra di accoglienza – ricorda l’assessore Stefania Magi. Una terra dove già nel 1500 il granduca Ferdinando di Lorena garantiva con la costituzione livornina, la libertà religiosa e politica agli stranieri. Una tradizione che la nostra Regione continua rifiutando i centri di identificazione ed espulsione ed accogliendo i rifugiati in piccole comunità. Ed una tradizione anche di rifiuto della paura come approccio alla diversità. Perché la paura ci porta ad isolare le persone e l’isolamento, l’emarginazione, può renderle veramente pericolose. Un’accoglienza intelligente le rende autonome e risorse per la comunità. Ad Arezzo per la festa Toscana, gli studenti delle nostre scuole superiori conosceranno i rifugiati, storie di persone costrette a migrare da persecuzioni e pericolo di vita, la cui accoglienza è sancita da convenzioni internazionali. E il teatro è lo strumento dell’incontro”.

Nei quattro giorni di lettura/spettacolo, ci saranno musiche dal vivo curate dall’Orchestra Multietnica diretta da Enrico Fink e testimonianze video di donne rifugiate accolte nel territorio aretino raccolte da Gianni Micheli. Massimo Ferri di Officine della Cultura: “grazie alla collaborazione con il Centro Astalli di Roma, abbiamo la possibilità di dar voce a queste persone, costrette loro malgrado a lasciare la loro casa, il loro paese, la loro famiglia per ricominciare da zero in una terra straniera. Queste storie sono state inserite in una partitura di parole e musica e proposte alle scuole aretine per far conoscere le situazioni da cui provengono rifugiati e richiedenti asilo, per favorire una maggiore disponibilità al confronto, all’ascolto e alla conoscenza, elementi che fanno diminuire la diffidenza e la paura dello ‘straniero’”.

I testi, tratti da storie vere, sono scritti da  Andrea Camilleri, Ascanio Celestini, Erri de Luca, Stefano Massini, Nicola Salemi. Li leggerà Andrea Biagiotti di Libera Accademia del Teatro: “sono sette storie che, pur con spunti di ironia, hanno come caratteristica la crudezza e la drammaticità di queste situazioni. Una la racconteremo a due voci, in italiano ed in arabo, insieme ad un ragazzo palestinese. L’auspicio è che la nostra non sia una ‘terra senza promesse’”. Un insieme di parole e musica che, come ricorda il Presidente dell’Orchestra Multietnica Luca Baldini “ renderanno più facile la comprensione di un messaggio di solidarietà e accoglienza”.

Il cortometraggio di Faralli in concorso al Giffoni e a Miami proiettato al Bicchieraia

Si chiama La stanza dei Bottoni ed è il cortometraggio realizzato dal famoso videomaker aretino Francesco Faralli che verrà proiettatto giovedì 5 luglio alle 21 al Tetrao Pietro Aetino di via Bicchieraia ad Arezzo. Il cortometraggio interamente realizzato in territorio aretino con attori non professionisti della zona, gode del Patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo. La produzione è stata resa possibile grazie al lavoro totalmente gratuito da parte di una troupe di professionisti del settore cinematografico e grazie al sostegno di sponsor privati.

Candidato ai David di Donatello 2012, dopo essere stato presentato alla sezione “Short Film Corner” del Festival di Cannes, “La Stanza dei Bottoni” è attualmente in concorso al Giffoni Film Festival 2012 e al Miami Short Film Festival 2012.

Torna Arezzo all’Opera con la proiezione de La Traviata

Prosegue la fortunata rassegna Arezzo all’Opera. Mercoledì 6 giugno alle 21 al Teatro Pietro Aretino di Arezzo, in differita dal Teatro La Fenice di Venezia, proiezione in Hd di La Traviata di Giuseppe Verdi. Regia Robert Carsen – direzione Myung-whun Chung – con Patrizia Ciofi.

Regia e allestimento di Carsen sono ormai un classico a Venezia, deliberatamente e a tratti un po’ sopra le righe, ma sempre con gran gusto, si concentra sull’isolamento assoluto di Violetta (Patrizia Ciofi), sulla sua devastante solitudine: le banconote onnipresenti, la Tv che ormai non trasmette più nulla. In una casa dismessa, Alfredo al pianoforte durante il brindisi o a scattare foto a Violetta prima di scoprire la sua lettera, l’effimero delle zingarelle da night-club e dei pistoleri da spogliarello, l’immenso sfondo arboreo autunnale del secondo atto senza alcun mobilio. La Traviata vuole diventare un vero classico veneziano.