Da ‘Peggio di un bastardo’, guida musicale alla scoperta di Charles Mingus, contrabbassista e gigante del jazz dal profilo dissoluto, a ‘Ora, Tango! Quando il tango conquistò il mondo’, omaggio a Astor Piazzolla tra ascolti e musica: si inaugurerà domani, mercoledì 8 gennaio, presso la Biblioteca Le Fornaci di Terranuova Bracciolini il ciclo di guide all’ascolto dal titolo ‘Aspettando il Valdarno Jazz’, di introduzione alla 23° edizione del festival di musica dedicato ai territori del jazz e affini. Per quattro mercoledì di gennaio, giornalisti e musicisti italiani ricorderanno i protagonisti del jazz attraverso dibattiti, ascolti critici e omaggi musicali (fino al 29 gennaio, inizio ore 20.30, via Vittorio Veneto 29, ingresso libero).
Nell’appuntamento di domani, a cura dei direttori del festival, Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, si parlerà di Mingus: discendente meticcio da una famiglia afroamericana e una asiatica, il contrabbassista visse fin dalla tenera età una condizione di discriminazione razziale, subendoli in primis dalla comunità bianca e successivamente da quella afroamericana. Costantemente in bilico tra i diversi culti religiosi praticati in famiglia, cresciuto in una famiglia di musicisti classici, alternò le proprie pulsioni creative tra il rigore della composizione classica e la libertà delle forme improvvisate. Internato varie volte in alcuni manicomi di stato per i suoi eccessi distruttivi, visse il dramma di volersi distinguere e di affermare la propria diversità a tutti i costi: fu così che i lunghi anni di studio ne fecero uno dei più virtuosi contrabbassisti di tutti i tempi. Mingus fu infatti fautore di uno stile compositivo che avrebbe fatto scuola per tutte le generazioni a venire, trasformando il jazz in musica di denuncia politica e sociale.
Il ciclo di guide all’ascolto proseguirà con ‘Lush life: Billy Strayhorn – La magica sensibilià della timidezza’ con il batterista Alessandro Fabbri (15 gennaio), ‘Il jazz e il cinema italiano – Dagli anni ‘50 in poi’, a cura del giornalista Alceste Ayroldi (22 gennaio), e ‘Ora, Tango! Astor Piazzolla’, a cura del pianista Fabrizio Mocata (29 gennaio).
L’iniziativa, giunta al quinto anno, sarà di introduzione alla 23° edizione del Valdarno Jazz Winter Festival, kermesse jazzistica che indaga i territori del jazz e affini, ospitando i talenti internazionali e le stelle del panorama musicale contemporaneo. In collaborazione con Music Pool, Associazione Valdarno Culture e Associazione I-Jazz, il festival proporrà 9 appuntamenti che si svolgeranno tra il 2 febbraio e il 13 maggio in 3 comuni del Valdarno: l’Auditorium le Fornaci e il Quasi Quasi Social Cafè a Terranuova Bracciolini, il Teatro Bucci a San Giovanni Valdarno e l’Auditorium comunale a Montevarchi. Per ulteriori informazioni http://valdarnojazzfestival.wordpress.com/.