Musica nel weekend. Venerdì 26 aprile dalle 23 al Karemaski di via Edison appuntamento con The Crazy Crazy Word of Mister Rubik e Ronin in concerto. Il nuovo disco dei Crazy Crazy World of Mister Rubik è uscito ad una settimana dalle recenti elezioni. Sulla copertina il fotogramma del video di un loro live a Napoli, quando la città era in piena emergenza rifiuti, un cassonetto in cui campeggia la scritta Urna Elettorale ovvero il titolo di un album. Un album a forte connotazione politica, la foto di una nazione piegata dalla crisi, non solo economica, ma anche da quella etica, morale e culturale delle Istutuzioni e dalla loro incapacità di dare risposte alle istanze di cambiamento che si alzano dalla società civile. Il cubo di Rubik fa venire alla mente la miriade di colorate combinazioni possibili che possono risolvere uno dei giochi più venduti al mondo. Già nel primo album Are you crazy or crazy crazy? venivano toccate tematiche simili. È forte infatti il senso di sfiducia nelle istituzioni che trasuda dai testi. Sul palco di via Edison ci saranno anche i Ronin. La data di nascita dei Ronin si può far risalire al luglio del 1999, quando Bruno Dorella, allora batterista dei Wolfango, sognava di formare un gruppo che unisse il western morriconiano, l’isolazionismo chitarristico e certo folk mediterraneo e balcanico. Una sera di quel luglio stava per suonare in un festival a Pesaro, quando una tempesta arrivò ad impedirne lo svolgimento. Gli unici a suonare furono dei musicisti ungheresi che si trasferirono sotto il tendone delle birre ed intrattennero tutti suonando musica balcanica in acustico per un paio d’ore. Folgorato dall’esperienza, Dorella decide di far partire il progetto. Ci mette un po’ a trovare i musicisti giusti visto il suo retaggio punkettone, ma nel 2003 vede finalmente la luce il primo EP, semplicemente intitolato Ronin. Questo EP diventa anche la colonna sonora del mediometraggio “Rocca Petrosa” di Cosimo Terlizzi. Da subito il gruppo inizia un’intensa attività concertistica in Italia e in Europa. Nel 2004 arriva il contratto con Ghost Records, che pubblica il primo album (ancora omonimo). Una canzone dell’album, “I Am Just Like You”, entra nella colonna sonora del film “Tu Devi Essere Il Lupo” di Vittorio Moroni. Il secondo album “Lemming” esce nel 2007 sempre per Ghost ed è disco del mese sulle riviste specializzate Rumore e Blow Up. Alcuni brani di questo album entrano nella colonna sonora del film “Vogliamo Anche le Rose” di Alina Marazzi, di cui i Ronin firmano anche la colonna sonora originale, uscita per Rhino/Warner Music Italia. Altri brani di “Lemming” diventano la colonna sonora del documentario “Via Selmi 72” di Mauro Diciocia e finiscono tra le musiche di fiction e programmi televisivi. Nel 2009 esce il terzo album “L’Ultimo Re”, che ha riscontro a livello europeo e permette al gruppo di affrontare nuovamente i palchi italiani ed esteri. L’album “Fenice” è del 2012. La formazione, che ha subito vari cambiamenti, oltre a Bruno Dorella alla chitarra (conosciuto anche come batterista di OvO Bachi Da Pietra), comprende Chet Martino al basso (anche nei Quasiviri), Nicola Ratti alla chitarra, attivo come sound artist in solo, oltre che in duo con Faravelliratti e Bellows, e infine il nuovo ingresso Paolo Mongardi (Zeus!, Jennifer Gentle, Il Genio). A seguire torna il party Serata con djset dall’1 di notte con ingresso ad 1 euro. Sabato 27 aprile a partire dalle 23 al Karemaski c’è il party lgbtq Why Not¿ in compagnia dei ragazzi di Chimera Arcobaleno e Arcigay Arezzo.
Venerdì 26 aprile al Sinatra di Terranuova show dinner e djset con Roberto Mancini e Roberto Target. Penultimo appuntamento con i venerdì del Grace club ad Arezzo, il 26 aprile torna We Love Grace con djset e animazione con Les Chouettes de Ibiza. Sabato Tropical night all’Officina 7 con gadgets per tutti.