Giardino delle Idee, dai baci della Boralevi al piantagrane di Presta

Ultimi appuntamenti della stagione a Il Giardino delle Idee. Appuntamento al Museo d’arte medievale e moderna di via San Lorentino ad Arezzo con altri imperdibili incontri con gli autori ad ingresso gratuito.  Sabato 20 aprile alle 17 sarà la volta della conduttrice televisiva e scrittrice Antonella Boralevi per la presentazione del libro “I baci di una notte” (Rizzoli editore). A condurre e moderare l’incontro Barbara Bianconi accompagnata dall’insegnante Maria Romagnoli. Scrittrice, conduttrice televisiva e autrice ha pubblicato il suo primo libro, Far salotto, nel 1985 per la Mondadori. Negli anni successivi ha continuato la sua attività di scrittrice pubblicando saggi sempre per Mondadori e per Il Mulino, mentre del 2005 è il suo primo romanzo, Prima che il vento, pubblicato da Rizzoli e dal quale è stato tratto un film. Ha lavorato anche come conduttrice e autrice televisiva per numerosi programmi, prevalentemente talk show di approfondimento. In ambito televisivo ha debuttato con In diretta da Spoleto, reportage andato in onda nel 1989 su Raitre, a cui sono seguiti altri programmi tra cui Il viaggio (Raiuno, 1991), Donne e guai (Raidue, 1994), Uomini (Raidue, 1994-1995), Mariti & mogli (La7, 2002). Ha inoltre collaborato per quotidiani e mensili curando alcune rubriche ed è spesso ospite e opinionista nelle trasmissioni televisive di Canale 5 e Rai 2. Nel 2009 è stata nominata Consigliere Diplomatico per la Comunicazione della Cultura e della Immagine dell’Italia, con funzioni di coordinamento della attività di Ambasciata, Istituto di cultura e Consolato Generale ed è stata assegnata presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi.

Posticipato a sabato 4 maggio alle 17 l’incontro che si doveva svolgere il 27 aprile con il conduttore radiofonico Marco Presta per la presentazione del libro “Il piantagrane” (Einaudi editore). A condurre e moderare l’incontro Barbara Bianconi accompagnata da Nadia Frulli. Marco Presta è uno dei migliori autori e conduttori radiofonici italiani, in coppia con Antonello Dose anima da molti anni la mattinata di Radio 2 con «Il ruggito del coniglio». Scrive su «Il Messaggero» e su «Il Misfatto », allegato satirico de «il Fatto Quotidiano». Ne “Il Piantagrane” racconta gli italiani, un popolo che non è portato per la rivoluzione. Bravissimi nel tiro al piattello e irraggiungibili nell’arte culinaria, la rivoluzione non rientra però nell’elenco delle loro specialità. In centinaia d’anni, mentre francesi, americani e russi si ribellavano all’andamento della propria Storia, gli italiani sceglievano strade alternative quali la diplomazia, l’iniziativa individuale, l’attesa della dipartita naturale del nemico, il superenalotto. “Il piantagrane” si svolge in un Paese che somiglia molto all’Italia dei giorni nostri. Narra la vicenda di un individuo qualunque che, suo malgrado, si trova a innescare un grande, strabiliante, radicale cambiamento. Infine, domenica 5 maggio alle 17 alla Libreria Edison di piazza Risorgimento ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Scrittori Spettacolari” curata da Luca Brunetti. Ad introdurre il pomeriggio Matilde Puleo con i ricordi e gli aneddoti di Barbara Bianconi. Saranno esposti scatti rubati. Veri e propri appunti visivi. Frammenti di vita, di luoghi, di Giardino delle Idee, di persone che attraverso l’inventiva di Luca Brunetti trasmutano nell’immortalità della scrittura. Appassionato di viaggi e musica Luca Brunetti non ama definirsi fotografo, semplicemente scrittore con la luce. Affascinato dalle immagini inizia a fotografare negli anni ’70 con la Yashica del padre e con la propria macchina fotografica regalata insieme alla Polaroid per la prima comunione, che possiede ancora gelosamente nel suo studio. Si considera un autodidatta. Fotografa con tutto quello ha a disposizione, dall’iPhone alla reflex Canon. La sua ricerca sulla linea e sulla luce lo spinge ad avvicinarsi alle sue tematiche preferite ovvero l’uomo nella sua essenza e la luce espressione di vita.

Macbeth di Giuseppe Verdi al Pietro Aretino

bicchieraiaMercoledì 17 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, in differita dal Macerata Opera Festival, ci sarà la proiezione di Macbeth di Giuseppe Verdi. L’opera, per la regia Pierluigi Pizzi e diretta da Daniela Calegari, vedrà in scena Giuseppe Altomare, Olha Zhurabel e Pavel Kudinov. Nebbie e sangue. Se si dovesse riassumere un capolavoro in due parole, queste basterebbero a cogliere l’essenza del magnifico Macbeth verdiano che ha inaugurato il Macerata Opera Festival. L’arte di Pier Luigi Pizzi – ineguagliabile maestro dell’essenzialità, sublimata alla massima efficacia teatrale – ha infatti saputo ridurre la tragedia shakespeariana soprattutto a due elementi: il corrusco velo di nebbia che avvolge la scena per tutto lo spettacolo, disegnando nell’aria arabeschi di fumo continuamente mutevoli, e il sangue di cui si macchiano i due protagonisti, evocato da sapienti dettagli di vivido rosso sul fondo completamente nero: le mani guantate della Lady, il trono purpureo simbolo del potere assassino, l’apparizione-choc del cadavere del re, grondante su un enorme sudario che attraversa terribile tutta la scena. Ingresso 12 euro.