La Traviata di Verdi in hd al Pietro Aretino

LaTraviataPicMercoledì 3 aprile alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia torna un nuovo appuntamento della stagione Arezzo all’Opera. Ripartono così le proiezioni in Hd dal circuito Microcinema, questa settimana in differita dal Festival Pucciniano di Torre del Lago, sarà proiettata La Traviata di Giuseppe Verdi per la direzione di Fabio Maria Carminati coon la regia di Paolo Trevisi. In scena Silvia Dalla Benetta e Sandra Buongrazio. Il dramma lirico, tra i più conosciuti e popolari di Verdi, racconta la complicata storia d’amore fra Alfredo, giovane di onorata famiglia, e Violetta, bella e famosa mondana parigina, che per la prima volta si innamora sinceramente. Il loro amore viene però ostacolato dai pregiudizi del padre di Alfredo a causa della donna. Violetta lascia Alfredo e per amore non gli rivela che la fine della loro relazione è stata imposta dal padre. I due innamorati saranno riuniti dalla verità e dall’amore sincero solo qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, nel ruolo di Violetta il soprano versiliese Mimma Briganti mentre Alfredo sarà il tenore Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Stefano Antonucci. La regia di Paolo Trevisi.

L’idea dell’opera nasce per il musicista di Busseto, come una folgorazione, dopo aver assistito alla rappresentazioni teatrali della “Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, nel febbraio 1852. La Traviata è considerata l’opera più significativa e romantica di Giuseppe Verdi e fa parte della “trilogia popolare” assieme a “Il Trovatore” e al “Rigoletto”. La prima rappresentazione, peraltro non salutata felicemente dal pubblico, avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, mentre oggi continua ad essere uno dei titoli più amati del repertorio verdiano. Con La Traviata, Verdi racconta la storia d’amore fra il giovane (Alfredo) di rispettata famiglia ed una cortigiana (Violetta) di dubbi costumi. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. La proposta del titolo verdiano all’interno del cartellone del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del lago vuole essere un omaggio al compositore di Busseto, nell’anno che precede le celebrazioni verdiane. Un’operazione culturale di grande significato perché l’allestimento è anche il primo passo verso una forte collaborazione tra i Teatri della Toscana: Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca che,hanno coprodotto l’allestimento. Una “Traviata” di taglio tradizionale nel racconto, nell’epoca e nell’interpretazione degli artisti, con i bellissimi costumi creati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini per la Fondazione Cerratelli e le le scene di Poppi Ranchetti. Nel ruolo di Violetta, il soprano Mimma Briganti . Alfredo il bravissimo Massimiliano Pisapia e suo padre Giorgio Germont sarà Stefano Antonucci. Sul podio di Orchestra e Coro del Festival Puccini Fabrizio Maria Carminati, completano il cast Antonella Carpenito (Flora) Lara Rotili (Annina) Angelo Fiore (Gastone) Italo Proferisce (il Barone) Salvatore Grigoli (il marchese) le coreografie sono di Walter Matteini e il Corpo di Ballo Imperfect Dancers. Maestro del Coro Stefano Visconti.Ingresso 12 euro, per info e prenotazioni: 0575 1824380.

Le Fiabe di Carta di Mauro Senserini in mostra alla Galleria 33

Molto più che origami. Dal 5 al 28 aprile alla Galleria33 di via Garibaldi ad Arezzo arrivano le Fiabe di Carta, la mostra personale di Mauro Seresini. L’inaugurazione della Galleria33 è prevista per venerdì 5 aprile alle 19, un inedito luogo d’arte che debutterà con la messa in scena di Fiabe di carta, la prima personale di Mauro Seresini, a cura di Tiziana Tommei. Un duplice evento, che trova speciale sintonia nell’incontro tra la geniale proposta dell’artista milanese e il nuovo spazio mostre, che, per l’occasione, si svela con un’opera unica, esclusiva e temporanea. Misurare, incidere, tagliare, piegare, modellare, incastrare e montare: la bidimensionalità del foglio di carta si fa scultura, acquisisce nuove forme, assume volume e domina lo spazio, sfidando il tempo.

Un medium povero, comune, ma estremamente complesso: la carta, che da tradizionale supporto diventa opera, dispiega un inesauribile potenziale espressivo ed emozionale attraverso l’inventiva dell’artista milanese. Realtà e fantasia, scultura e carta, vita e arte, si dispiegano in coordinate spazio-temporali sfumate, solo apparentemente definite. Lavorare la carta richiede manualità e meditazione: il materiale non è neutro e la sua fragilità, celata dalla modularità degli incastri e delle incisioni, ha in sé la componente rigenerativa dell’arte, che supera il ciclo di vita della materia per assicurare all’idea nuove forme d’espressione. Le fiabe seresiane hanno vita propria e come tutte le favole hanno un inizio e una fine. Nel suo epilogo Fiabe di carta svelerà un segreto: la mostra terminerà infatti con l’invito ad esplorare le pagine di un libro illustrato, liberando, su ali di farfalle, nuove idee e propositi. In occasione del finissage del 28 aprile alle 17, sarà presentato il libro Il segreto del Signor L. di Cosetta Zanotti, illustrato da Marina Marcolin e pubblicato nel 2012 da Lapis Edizioni. Ingresso libero.