Fulvio Ervas presenta ‘Se ti abbraccio non avere paura’ al Giardino

ervasSabato 12 gennaio alle ore 17.00 nella consueta cornice della Sala delle Muse del Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo in via San Lorentino, 8 (INFO: 0575 409050) con ingresso libero e gratuito sarà FULVIO ERVAS il primo ospite del Giardino delle IDEE Duemilatredici per la presentazione del libro campione d’incassi “Se ti abbraccio non aver paura”. Ad introdurre e moderare l’incontro Barbara Bianconi con le domande e gli approfondimenti di Linda de Benedictis.

Il vento tra i capelli, a polvere sulla pelle, i muscoli stanchi, sete e fame da saziare dove più piace: un viaggio in sella ad una Harley Davindson, un viaggio senza meta e senza sapere dove dormire e cosa mangiare, sentendosi liberi e forse felici. Tutto questo è “Se ti abbraccio non aver paura” il diario di viaggio di papà Franco e di Andrea, il suo bellissimo figlio autistico, che in sella ad una moto hanno girato in lungo e in largo gli Stati Uniti e parte dell’America Latina, sfidando i pareri di medici ed esperti. Un viaggio raccontato con delicatezza da Fulvio Ervas che racconta: “ci ha messo in contatto un amico comune. Franco aveva bisogno di qualcuno che l’aiutasse a scrivere una sorta di diario per raccontare la sua esperienza. Eravamo al tavolino di un bar di Castelfranco Veneto e pensavo che un libro sul solito viaggio non mi sarebbe davvero interessato. Poi è apparso Andrea, bellissimo e con la sua gestualità commovente; con le mani per aria sembrava abbracciasse il cielo. Sono rimasto affascinato e così ho accettato questo lavoro del tutto nuovo per me. Undici mesi di ascolto ed un anno di stesura”.

Fulvio Ervas, autore di gialli, è insegnante di chimica e biologia in un liceo di Mestre. Nella scuola dove lavora aveva già incontrato ragazzi artistici e ricorda che “l’autismo è qualcosa che colpisce davvero, forse è per questo che sono riuscito a scriverne in prima persona entrando nei panni del padre. Ma la difficoltà maggiore è stata più che altro la narrativa. Emotivamente non ho avuto problemi, anche perché per carattere sono uno che sa ascoltare: l’impegno grande è stato trovare le parole per far parlare un padre che non vuole assolutamente piangersi addosso”.

Il libro scorre veloce ed il lettore lo divora, colpito da come uno scrittore sia immedesimato nella voce narrante. Fulvio Ervas è padre di una figlia di 24 anni che adora e durante la scrittura del libro era preoccupato per lei in crisi d’amore e molto dimagrita. “Ascoltare la storia di Franco” ricorda “mi è servito per ridimensionare molto le paure che provavo”. Il libro ha avuto un successo inatteso: tradotto in sei paesi, nei primi dieci posti dei libri più venduti in Italia per ben ventidue settimane e proclamato libro dell’anno dalla trasmissione Radio RAI Fahreneit. Al di là dell’autismo, il libro racconta una storia autentica che mescola la pancia. Il protagonista è Andrea e probabilmente è lui che accompagna il padre il questo viaggio. E’ un libro che costringe a porsi delle domande. Fulvio Ervas non si aspettava tanta popolarità. Un vero e proprio tuonami: interviste, presentazioni, articoli sui maggiori giornali nazionali. “In fondo è un semplice diario” ricorda felice Ervas “che  ha trovato il vento a favore

Biancaneve in scena al Teatro di Zucchero

BiancaneveDomenica 13 gennaio torna il Teatro di Zucchero all’Officina 7 di Arezzo. Appuntamento con lo spettacolo “Biancaneve” della compagnia “San Carlino” di Roma. Smemorella è una giovane ragazza, spensierata, allegra, disordinata e fantasiosa. E’ sempre in viaggio e con se porta una valigia piena di oggetti, vestiti e tanta tanta fantasia. Quando si trova davanti ad un pubblico attento di bambini Smemorella apre la sua valigia e con quello che trova comincia a raccontare storie, comincia si ma a fatica riesce a continuare perchè come dice il suo nome, Smemorella è una ragazza Smemorata. Per fortuna nella sua valigia c’è sempre posto per Titti (un pupazzo) una piccola bambina che invece di memoria ne ha tanta e di storie ne conosce moltissime, soprattutto fiabe come quella bellissima di Biancaneve, e così insieme, Titti e Smemorella raccontano la fiaba di questa principessa amata da tutti. Nel racconto qualcosa prende vita: la matrigna si materializza nel teatro dei burattini unendosi al racconto di Titti, e con lei anche Biancaneve e i simpatici sette nani, il principe però tarda ad arrivare e così per risvegliare Biancaneve dal sonno mortale sarà necessari l’intervento del pubblico. Lo spettacolo è adatto ad un pubblico misto e particolarmente indicato ai bambini a partire dai due anni di età.

Il teatro dei burattini San Carlino nasce da una famiglia di burattinai che da più di trent’anni opera nell’ambito del teatro di figura divulgando con passione ed entusiasmo la tradizione del teatro dei burattini, patrimonio culturale di elevato valore artistico e popolare. Gli operatori del San Carlino tutt’oggi portano avanti quest’obiettivo, mediante lo studio e la ricerca costante di nuove forme rappresentative, tenendo fede al carattere tradizionale del genere. E nel locale di via Setteponti oltre alla messa in scena dello spettacolo, è prevista all’interno del Teatro di Zucchero un’area didattica dove i bambini possono disegnare, il trucca bimbi, la vendita di palloncini e altri gadgets (a cura di Lai Party), i libri in 3d e pop-up, i dolciumi e lo zucchero filato, con possibilità di affittare una sala per compleanni. Gli spettacoli si svolgono la domenica alle 16,30, costo 5 euro per i bambini (gratuito sotto i 2 anni) e 8 per gli adulti, e con l’abbonamento You&Me al costo di 55 euro un adulto e un bambino hanno diritto all’ingresso a 5 spettacoli a scelta (per info: 3200230509). Ecco i prossimi spettacoli: il 27 gennaio in scena Madeline, il 10 febbraio Le avventure di Arlecchino e Pulcinella, il 24 La canzone di Pinocchio, il 10 marzo Autostop, il 24 La sonatina di Alice, il 14 aprile Raperonzolo e il 28 En Piste.

Il Falstaff di Verdi in proiezione hd al Pietro Aretino

falstaffMercoledì 9 gennaio alle 21 al Teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia, per la stagione Arezzo all’Opera, appuntamento con la proiezione in Hd dal circuito Microcinema, in differita dal Glyndebourne Festival, del Falstaff di Giuseppe Verdi.

Lo spettacolo con la London Philharmonic Orchestra e il Glyndebourne Chorus è diretto da Vladimir Jurowskicon con Peter Hall (Dr Caius), Christopher Purves (Sir John Falstaff), Alasdair Elliott (Bardolph), Paolo Battaglia (Pistol). Falstaff è l’ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Boito fu tratto da Le allegre comari di Windsor di Shakespeare, ma alcuni passi furono ricavati anche da Enrico IV, il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff. Ingresso 12 euro.