Concerto di Natale dell’Orchestra Giovanile

orchestra toscanaConcerto di Natale venerdì 21 dicembre alle 21 all’Auditorium “Arezzo Fiere e Congressi“. In programma canti natalizi e tradizionali con le musiche di Beethoven, la sinfonia n.5 in do minore op.67, eseguiti dall’Orchestra Giovanile di Arezzo e il Coro Voceincanto. Il concerto sarà diretto da Roberto Pasquini, Maestro del Coro Gianna Ghiori, ingresso 5 euro.

Favole e Babbo Natale, tutte le iniziative per bambini

babbo nataleSabato 22 dicembre, un pomeriggio divertente e creativo aspetta tutti i bambini!  Natale è la migliore occasione per ascoltare le più belle favole…e non solo! La festa con le sue antiche tradizioni ha tramandato leggende e storie in grado di incantare genitori e bambini: racconti popolari natalizi, spesso legati alla natura e al ciclo della vita. Presso la Casa Museo di Ivan Bruschi, sui tre piani del Palazzo, due attori d’eccezione, Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani, daranno vita ad un magico percorso itinerante con tante fantastiche storie provenienti da tutto il mondo. Il costo dell’iniziativa è di € 4,00 a bambino. Si consiglia la prenotazione (numero massimo di partecipanti: 40).  Inizio spettacolo ore 16:00; età consigliata 5 – 12 anni.   Casa Museo Ivan Bruschi, Corso Italia 14, Arezzo. Tel.: 0575 354126. casamuseobruschi@gmail.com

 

Venerdì 21 dicembre arriva Babbo Natale in Biblioteca ad Arezzo. Dopo la lettura, sarà presente Babbo Natale nella Sezione Ragazzi per augurare a tutti i bambini Buone Feste. A dicembre alla Biblioteca Città di Arezzo di via dei Pileati infatti tornano le lettura ad alta voce per i piccolissimi da 0 a 3 anni con ‘I grandi leggono ai piccoli’, appuntamento il 21 e 28 dicembre alle 17,30 per l’iniziativa a cura del gruppo genitori lettori volontari della sezione ragazzi della biblioteca.

L’omaggio ai Clash di Andrea Merendelli alle Fornaci

All’Auditorium Le Fornaci di Terranuova sabato 22 dicembre alle 21.30 appuntamento con Clash to me, il racconto punk di provincia. Un omaggio a Joe Strummer nel decennale della sua scomparsa nello spettacolo di e con Andrea Merendelli e la Stra Combat Rock Live Band. Clash to me è una storia suonata, cantata e raccontata con rabbia, umori neri e ironia, un viaggio alle radici musicali e culturali della rivoluzione “punk rock”, vista con gli occhi di giovani sbandati di provincia di fine anni ’70. Lo spettacolo nasce dall’amore profondo e viscerale per l’avventura musicale dei Clash e dai ricordi di 25 anni d’Italia, di Toscana, di provincia minore e marginale che ha segnato (e a volte sfregiato) le nostre vite.  Gli sfregi che non si dimenticano sono la morte di Roberto Procelli, un giovane toscano d’Anghiari che lasciò i suoi 20 anni fra le macerie della Stazione di Bologna. Una strage che uccise con lui, altre 84 persone. Era il 2 agosto del 1980. Qualche settimana prima delle 10,25 del 2 agosto 1980, i Clash suonano a Bologna. Chissà se Roberto avrà visto il concerto. Un mese dopo Roberto sta tornando a casa, forse ha visto quel concerto, ma noi non lo sapremo mai. Da questa domanda, che ci portiamo dietro da 25 anni, dalla morte di Roberto e dalla morte di Joe Strummer, voce dei Clash e colonna sonora della nostra vita, nasce il racconto punk, visione adulta dei ricordi di giovani sbandati, che vivono nella ridente Toscana e sognano Londra e il degrado urbano.

Una storia di giovani auto-esclusi, ora maturi e integrati, riassorbiti in questa bella società che, a parole, volevano fottere. Ex-giovani punk senza meta, che oggi hanno 40 anni, sono pelati e con la pancia sfatta. Una ex gioventù bruciata che oggi vive una maturità lessata. Andrea Merendelli racconta con rabbia e urgenza, poesia e assenza di ogni retorica da palcoscenico. Da sfondo alla sua storia, la musica suonata dal vivo dagli Stra, una band che non ha mai considerato i Clash un ex-gruppo. Sul palco ci sono due chitarre, un basso e la batteria. Tutto è circondato da suoni, spezzoni musicali in loop, frammenti casuali di speaker radiofonici e televisivi che raccontano la fine del secolo scorso. Echi lontani di tragedie ancora senza mandanti e senza colpevoli.

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