Da diciassette anni il Circolo Culturale Arci Aurora , insieme all’Associazione Musicanti del Piccolo Borgo con “ Pifferi Muse e Zampogne” porta nella nostra città il patrimonio musicale italiano affinché la tradizione e la memoria continuino a sostenere processi culturali forti, innestati nelle nostre radici. Lo fa grazie alla passione e alla competenza musicale di Silvio Trotta, direttore artistico del festival che è riuscito, negli anni, a elevare “ Pifferi Muse e Zampogne” a punto di riferimento nel panorama folk italiano. Giovedì 6 dicembre alle ore 22,00 “Suonare@Folkest” prima serata dedicata alle selezioni nazionali di gruppi musicali o singoli artisti per la partecipazione alle serate finali di FOLKEST 2013. Si contenderanno il premio Alberto Cesa i Macchia Libbr , Piergiorgio Manuele e il duo Serio e Faceto.
Venerdì 7 dicembre alle 22,00 due concerti: Tamburello Cafè e I Liguriani. Tamburello Cafe’ nasce da un’idea del grande percussionista Andrea Piccioni e dalla passione condivisa di Roberto Chiga, Vincenzo Gagliani e Gian Michele Montanaro. Il gruppo è in assoluto il primo ensemble che utilizza il vasto e misconosciuto strumentario tradizionale italiano a percussione per interpretare un magnifico mondo di sensazioni e melodie millenarie, moderne, goliardiche e riflessive. I quattro musicisti sono considerati tra i massimi esponenti dell’arte dei tamburi a cornice italiana. I Liguriani presentano un concerto fortemente evocativo di immagini e di sentimenti della cultura e della storia ligure. Le melodie strettamente liguri vengono proposte insieme ad altre tipologie di brani legati alla tradizione di zone limitrofe, quali le malinconiche Mazurche e le vivaci Monferrine del Piemonte, oppure i languidi Walzer di luoghi culturalmente affini alla Liguria come la Francia. I componenti del gruppo Fabio Biale, voce e violino , Fabio Rinaudo, cornamusa, Michel Balatti, flauto, Filippo Gambetta, organetto diatonico e Claudio De Angeli , chitarra, sono tra i musicisti più apprezzati nel panorama musicale italiano e internazionale. Sabato 8 dicembre sempre alle 22.00 apriranno la serata i piemontesi Tre Martelli. L’accuratezza della ricerca, l’attenzione posta nello studio dei vari stili popolari e la capacità rispettosa e sapiente della loro riproposta hanno generato attorno al gruppo grande stima a livello internazionale. Sul palco dell’Aurora il gruppo porterà l’anima della loro terra, il Piemonte, e quella “memoria collettiva”, un tempo ben più ricca ed articolata che, però, ancor oggi forma il substrato, talvolta inconsapevole, su cui poggia gran parte della nostra cultura. Questa la numerosa formazione: Andrea Sibilio – violino, viola, mandolino, voce, Elisabetta Gagliardi,voce, Enzo Conti fisarmoniche diatoniche, Betti Zambruno , voce, Paolo Dall’Ara cornamuse, flauti, piffero, ocarine, percussioni, Renzo Ceroni, bassetto, chitarra, voce Matteo Dorigo , ghironda. Con loro un ospite prestigioso; la “voce del Piemonte” Vincenzo Chacho Marchelli. Chiuderà la XVII edizione della rassegna il gruppo Antiche Ferrovie Calabro – Lucane con un repertorio affascinante e poco conosciuto, quello delle montagne al centro della Calabria. Il progetto nasce nel 2009 da un’idea del musicista e ricercatore antropologo calabrese Ettore Castagna e rappresenta una ulteriore evoluzione del suo personalissimo percorso attraverso le radici della musica tradizionale calabrese, cominciato nel 1979 . Al suo fianco troviamo Domenico “Micu” Corapi, Giuseppe Ranieri, erede di una dinastia di leggendari suonatori a di zampogna a chiave delle Serre catanzaresi, e Gianpiero Nitti, autentico milanese di Matera, attento ripropositore del suono calabrese e lucano all’organetto. Gli strumenti sono necessariamente quelli del mondo contadino e pastorale di quest’area: zampogna a chiave, ciaramella, lira, chitarra battente, rullante e grancassa. Il sound è antico, evocativo e contemporaneamente vibra di grande modernità proprio come “il piccolo grande festival” di Silvio Trotta che in un’originale mescolanza fra memoria e innovazione riapre lo scrigno della tradizione popolare ma permette di rileggerla riconoscerla e apprezzarla nel presente. Ad arricchire e completare il Festival uno stage di danza sulle tarantelle della Calabria meridionale “SONU A BALLU”, organizzato in collaborazione con Ass. Sport. Dil. Semillita, condotto da Domenico “Micu” Corapi con musica dal vivo del gruppo calabrese. INGRESSO LIBERO