Esto Igitur, la mostra di Lucci in Biblioteca

Raffaello LucciSi inaugura sabato 1 dicembre alle 16,30 la mostra presso la Biblioteca Città di Arezzo di Raffaello Lucci dal titolo “Esto igitur”. L’apertura dell’esposizione verrà preceduta dagli interventi di don Alessandro Barban, Priore generale del monastero di Camaldoli, e di Giorgio Marini, Conservatore del Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi. La mostra sarà aperta fino al 31 gennaio 2013 con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.30, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. Rimarrà chiusa il 25 e il 26 dicembre 2012 e il 1° gennaio 2013.

È un’ulteriore occasione per celebrare l’anno dedicato al millenario della fondazione del monastero di Camaldoli. Ecco allora che la mostra, oltre alle opere di Lucci, verterà anche su un importante manoscritto camaldolese conservato in biblioteca. Tecnicamente si cita come “MS 333” ma quella che sembra la sigla di un servizio segreto o di un agente speciale cela in realtà la Consuetudo Camaldolensis e il Liber Heremitice Regule. “Qualche giorno prima di Pasqua – ha dichiarato Raffaello Lucci – in una saletta della cella di S. Romualdo a Camaldoli è stata aperta al pubblico la mostra ‘Esto igitur’ che avevo chiesto di realizzare in omaggio del millenario. Il tema di questo ciclo, comprendente 7 acqueforti e un dipinto, è De Significatione Septenarum Arborum desunto dal Liber Eremitice Regule risalente al 1080. Ogni incisione è riferita alla sacralità che ciascuno dei sette alberi attesta, valori che diventano esempio di comportamento per il monaco e, in senso più ampio, precetto e misura di meditazione. Il dipinto, intitolato ‘Preghiera’ integrava e completava l’esposizione. La mostra, rimasta visibile al pubblico per tre mesi, è custodita all’interno della parte accessibile ai soli monaci. Adesso è la biblioteca di Arezzo a promuovere l’esposizione di una cartella delle suddette 7 incisioni accanto al manoscritto originale e del quadro ‘LER’, Liber Eremitice Regule, che ho dipinto per questo incontro. Di un incontro realmente si tratta perché le opere grafiche sono tornate per così dire alla sorgente, al manoscritto, compiendo un cammino emozionante quanto per me imprevisto perché non sapevo, fino a poco tempo fa, che fosse qui custodito. Pensare esposte accanto al Libro delle Regole Eremitiche le acqueforti che ne riportano alcune frasi mi ha portato a cercare ciò che li collega in quel luogo ai bordi anch’esso di un indubbio destino elettronico. Il pensiero va all’amanuense di circa mille anni fa, alla sua grafia, ai suoi tempi necessari per condurla con cura sulle pagine preziose, da non sbagliare. Tempi lenti propri dell’incisione, tempi necessari per ripercorrere quelle lettere, tempi  per ascoltarne la potente semplicità del testo”.

Olio e prodotti tipici, ma anche fiere e mercati nel weekend

olioL’olio nuovo sarà il protagonista del weekend, ma in questo fine settimana ci sarà spazio anche per i prodotti tipici del territorio e per le visite alla scoperta della città. In Piazza delle Fiere a Castiglion Fibocchi, sabato 1 e domenica 2 dicembre appuntamento con la IV Festa dell’Olio Extravergine di oliva. Sabato alle 17 nella Sala del Consiglio si svolge la conferenza sull’olio di Toscana e gli ulivi, a seguire bruschettata con l’olio nuovo. Domenica alle 10 si inaugura la Mostra Mercato con i produttori di olio e i prodotti del Pratomagno. Alle 10,30 nel palazzo Ex Stigmatine ci sarà la consegna dei campioni di olio per il concorso Miglior Olio 2012. Alle 13 pranzo agli stand gastronomici, mentre parte alle 15 la gara podistica il cui vincitore sarà premiato alle 17,30 insieme al vincitore del concorso per il miglior olio dell’anno. E per tutta la durata della manifestazione è previsto intrattenimento musicale e concerti.

Sabato 1 dicembre appuntamento con il Mercatale Campagna aperta sotto i portici di via Roma e in piazzetta sopra i Ponti ad Arezzo. Domenica 2 dicembre a Laterina appuntamento con la 15° mostra concorso Presepi a Laterina. Sabato 1 dicembre turisti in città con ScopriArezzo, la visita guidata di Arezzo a cura del Centro Guide Arezzo e Provincia. L’escursione parte alle 15 dalla Biglietteria Piero della Francesca nella Basilica Inferiore di San Francesco. Costo 10 euro a persona, gratuito sotto i 12 anni, per info: 0575403319/3343340608. Domenica parte invece dalle 10 dall’ufficio “Benvenuti ad Arezzo” in piazza della Libertà “Alla scoperta dell’Arezzo Antiquaria e della Casa Museo Ivan Bruschi”, visita guidata della città e del museo della durata di circa 2 ore. Prezzo 15 euro a persona, gratuito sotto i 6 anni. Per info e prenotazioni: 0575354126.

Weekend live al Velvet, domenica con Riccardo Sinigallia dei Tiromancino

Weekend a suon di musica dal vivo al Velvet Underground di Castiglion Fiorentino. Venerdì 30 novembre arrivano il funk e la black music di Passogigante live e sabato 1 dicembre appuntamento con il videodjset di Paolo Brasini. Domenica 2 dicembre super ospite del Velvet Sunday Sassion sarà Riccardo Sinigallia dei Tiromancino che porterà a Castiglion Fiorentino il suo live. Classe ’70, Sinigallia è nato a Roma da una famiglia borghese parzialmente dell’ambiente musicale: la madre lavorava per una casa discografica ed il padre era assicuratore. Durante l’adolescenza i suoi gusti musicali spaziavano dai Kiss ad Antonello Venditti e verso la fine degli anni ottanta ha cominciato a farsi vedere nell’underground romano. Il primo gruppo in cui ha suonato è il “10 p.m. Band”, con Niccolò Fabi, Francesco Zampaglione, David Nerattini, Aidan Zammit e Costantino Ladisa.

Successivamente diventato Sei Suoi Ex, il gruppo si sciolse nel 1993. Ma gli anni a seguire sono stati importanti per la definizione dell’artista: dalla formazione dei Tiromancino alla frequentazione de “Il Locale” di Roma, dove si esibivano artisti del calibro di Daniele Silvestri e Frankie Hi-Nrg. Nel 1996 ha presentato Niccolò Fabi alla Virgin, mentre l’anno successivo ha prodotto l’esordio dello stesso Fabi e ha cantato nel ritornello di Quelli che benpensano di Frankie Hi-Nrg, uno dei successi più popolari degli ultimi anni novanta. Nel 1998 Sinigallia ha contribuito a far emergere un altro cantautore: Max Gazzè. Nel 1999 ha partecipato al progetto La Comitiva insieme a David Nerattini e Francesco Zampaglione e nel 2000 è l’artefice del salto di qualità dei Tiromancino, dall’underground al mainstream. Dapprima ha partecipato con il gruppo al brano Strade classificatosi secondo nella categoria “giovani” al Festival di Sanremo, poi ha collaborato a creare le alchimie sonore che hanno fatto de La descrizione di un attimo uno dei dischi migliori dei Tiromancino. In brani come Muovo le ali di nuovo e Due destini si ha l’impressione che Riccardo Sinigallia sappia passare con facilità dalle contaminazioni in stile Massive Attack al gusto puro per la melodia tradizionale italiana. Nel 2001 esce dalla band e debutta come solista nel 2003 con l’album preceduto dal singolo Bellamore. “Crepuscolare” fin dalla copertina, è un esordio più elaborato rispetto al passato. Canzoni come “Cadere” si presentano con melodie molto dilatate, simili a quelle dei Radiohead successivi a Ok Computer. Il disco ha un notevole successo di critica. Il seconod disco è del 2006, mentre nel 2008 produce l’album Musiche ribelli di Luca Carboni, duettando con l’autore nella cover di Ho visto anche degli zingari felici di Claudio Lolli. Tra i progetti futuri è già annunciato il disco di Laura Arzilli, compagna dello stesso Sinigallia e a cui è dedicata proprio il brano Laura.

Una notte in Tunisia con Alessandro Haber in scena al Mecenate

Sabato 1 dicembre alle 21.15 al Teatro Mecenate di Arezzo, Una Notte in Tunisia di Vitaliano Trevisan con Alessandro Haber, di Vitaliano Trevisan per la regia di Andrée Ruth Shammah, con Alessandro Haber e con Martino Duane, Pia Lanciotti, Pietro Micci. Un classico contemporaneo, dove una delle penne più interessanti della drammaturgia italiana, quella di Vitaliano Trevisan, racconta – ispirandosi a Route el Fawar, Hammamet di Bobo Craxi e Gianni Pennacchi – gli ultimi giorni di vita di X, un uomo di forte carisma, il cui destino è determinato dalla sua natura, nella sua incapacità di essere quello che non è, tanto che preferisce affrontare la morte che fingere di essere un altro.

X è solo con la propria famiglia, in un corpo a corpo con la parola scritta: quella che gli impedisce di tornare nel suo Paese e sperare di sopravvivere, quella stessa con cui non vuole rinunciare ad esprimere se stesso e che deve ossessivamente verificare. Andrée Shammah, con Alessandro Haber, Martino Duane, Pia Lanciotti e Pietro Micci, conduce la messa a fuoco in un’atmosfera fortemente poetica per esaltare il rigore di un testo che pone l’identità e l’inesorabilità della natura umana di un individuo al centro della scena.

Musica e solidarietà al Karemaski

Musica e solidarietà nel weekend targato Karemaski. Venerdì 30 novembre alle 23,30 al Karemaski di via Edison ad Arezzo appuntamento con Over the Floor, il disco party anni 70-80-90 che sarà animato dalla special guest dj Marko Florence. Sabato 1 dicembre appuntamento in vece a partire dalle 20 al Karemaski per la Cena Multietnica a sostegno della campagna di solidarietà Arci ‘Costruisci il futuro’ (costo 18 euro, con antipasti, primi, secondo, e dolce per prenotazioni:  0575/302198). La campagna “Costruisci il futuro”, insieme per i diritti dei minori, promossa da Arci, nasce con l’obiettivo di tutelare i diritti dei minori sia in alcuni dei paesi più poveri del pianeta, in Libano, in Perù, in Niger, che in Italia, ad Arezzo: il diritto allo studio, al gioco, ad una vita sana, a vivere un’infanzia felice e serena, lontana dalle contraddizioni della povertà. Così mentre in Libano e Perù, la campagna sostiene il diritto allo studio dei bambini lavoratori in Niger fornisce un aiuto concreto rivolto alla prevenzione dei traumi derivanti dalla mutilazione genitale femminile. Un fenomeno purtroppo ancora molto esteso nel paese africano. Ma non è solo nei paesi più poveri, che purtroppo oggi i diritti dei bambini sono minacciati. Anche nel nostro territorio, colpito duramente da una crisi economica senza precedenti, la campagna si attiverà quindi in aiuto delle famiglie in difficoltà. Nel cuore del Casentino, in una delle vallate dove il fenomeno disoccupazione è in forte crescita, verrà istituito infatti un fondo di solidarietà per il prossimo anno scolastico, per fornire ai bambini con genitori disoccupati un aiuto nel pagamento dei buoni pasto, presso l’asilo nido “La Carovana dei Giocattoli” di Castel Focognano. La campagna, sarà lanciata pubblicamente da gennaio, questa serata per chi vorrà sarà un’occasione per avvicinarsi ai temi della campagna e dare il proprio contributo per la costruzione di un futuro più giusto.

E dopo la cena spazio ai live con il concerto di Ancient Sky direttamente dagli Stati Uniti. Psichedelia e space-rock stanno vivendo sulla scena internazionale dei rigurgiti di un certo spessore e l’Italia, come al solito, si accoda alla folata esterofila. I vortici armonici degli Ancient Sky sbarcano così al Karemaski con riff lenti e dark, che oscillano tra monoliti alla Tool e space-rock estremamente dilatato che sono poi gli ingredienti di base del disco. La musica tende ad avvolgersi in se stessa in una spirale senza fine di archeoastronomia, ora ipnotica e ora maggiormente melodica o blues. T.R.I.P.S., ad esempio, è un pezzo strumentale avvolto da atmosfere lisergiche e allucinate, iniettato di dosi massicce di droni e distorsioni. Segue l’imponente e minacciosa struttura musicale di All Colors at Once graffiata da un tessuto percussivo sincopato e dai gorgoglii di un organo in sottofondo. Pow-wow che viene squarciato quando le chitarre esplodono in un mantra orientaleggiante. L’ingresso al solo concerto costa 3 euro.

Le voci bianche e la lirica in diretta ad Arezzo

La musica in ogni sua variante sta diventando protagonista assoluta ad Arezzo grazie all’assessore alla cultura Pasquale Macrì che ha presentato due nuovi cartelloni: la Rassegna Corale di Voci Bianche della Fondazione Guido d’Arezzo e Arezzo all’Opera. Partiamo dalla prima grazie alle parole di Carlo Pedini e Piero Caraba rispettivamente presidente e direttore artistico della Fondazione: “i cori di voci bianche e giovanili costituiscono la base per una cultura musicale diffusa. Investire risorse nella coralità infantile significa seminare buon gusto musicale e attenzione al bello. Una Fondazione come la nostra, che da oltre 60 anni si dedica alla coralità non può prescindere da un’attenzione particolare al mondo dei più giovani. E partiremo dai piccolissimi per arrivare ai cantori diciottenni: quattro formazioni corali offriranno all’ascolto un ampio panorama dei generi e dei repertori. La rassegna godrà anche della presentazione in anteprima di un prezioso volume scritto da Claudio Santori, direttore della nostra rivista ‘Polifonie’ che riparte da quest’anno con un contenuto bilingue e possibilità dunque di comprensione internazionale. Come Fondazione siamo soddisfatti anche dai numeri della scuola per direttori di coro che ha registrato un importante numero di iscrizioni. Contiamo di renderla visibile all’esterno organizzando anche lezioni aperte che diverrebbero in sostanza dei mini-concerti”.

“La rivista ‘Polifonie’ è di estrema importanza – ha ricordato Claudio Santori – si era fermata per ragioni economiche ma averla fatta ripartire è elemento di merito per l’attuale gestione della Fondazione. Cercheremo di allargare lo spettro degli argomenti il più possibile. Storicamente, abbiamo avuto un Pavarotti nel Cinquecento, il Rasi. Orazio Tigrini scrisse nella stessa epoca un manuale dove la musica è stata studiata fino a tutto il Settecento. Per non parlare dei madrigali di Paolo Aretino”.

Sabato 15 dicembre alle 16,30 presso la Fondazione Guido d’Arezzo in palazzo Bocciardi, Corso Italia 102, avverrà dunque la presentazione di “Cinque secoli di musica ad Arezzo”, di Claudio Santori. Interverranno Cecilia Luzzi e Michele Manzotti. La rassegna avrà invece il seguente programma: venerdì 14 dicembre alla chiesa della Badia, ore 19, Coro Piccole Note di Monte San Savino e a seguire Coro del Liceo Ginnasio “A. Mariotti” di Perugia. Sabato 15 dicembre, alla basilica di San Francesco, ore 19, Coro dei Piccoli Polifonici Sulmonesi di Sulmona e di seguito Coro Aurora di Bastia Umbra.

Pasquale Macrì: “il progetto di fare diventare Arezzo città della musica si sta concretizzando. Lanciamo una sorta di ‘Polifonico invernale’ con una rassegna di altissimo profilo. Il libro poi di Santori va salutato da particolare affetto e attenzione perché ricordare i trascorsi musicali di Arezzo è doveroso. Se poi ragioniamo sui ‘cinque secoli’ del titolo, ci rendiamo conto di come ad Arezzo la musica ci sia da sempre. Mentre ad esempio nel Cinquecento l’impianto della cultura aretina decadeva, per la musica visse il suo secolo d’oro”. Rita Mezzetti assessore alla cultura della Provincia di Arezzo ha riconosciuto come “si stia veramente affermando la vera identità della città, legata al canto e alla cultura musicale. A questa identità la provincia intende continuare a contribuire. Molto deve partire dalla scuola, le rassegne sono fondamentali perché momenti di confronto e crescita. I bambini che oggi compongono i cori sono poi il pubblico di domani”.

 

A leggere poi il programma di Arezzo all’Opera, seconda edizione, proiezioni in HD dal circuito Microcinema al teatro comunale Pietro Aretino, si è come travolti da un’ouverture: partenza “titanica” venerdì 7 dicembre alle 17,30 con la diretta della Prima del Teatro alla Scala di Milano: Lohengrin di Richard Wagner, direttore Daniel Barenboim. I festeggiamenti del bicentenario della nascita di Wagner toccano il loro punto più esaltante con l’appuntamento più atteso dell’anno per tutti gli appassionati di lirica al mondo. Lohengrin è la storia del cavaliere del cigno, l’angelo custode del Santo Graal, figlio di quel Parsifal che è altra famosa opera wagneriana. Lohengrin viene in soccorso della mite Elsa di Brabante per salvarla dall’infamante accusa di fratricidio. L’opera verrà trasmessa sottotitolata.

Pasquale Macrì: “come rappresentare l’opera lirica con mezzi ridotti in una città come Arezzo? Me lo sono chiesto fin dal mio insediamento e mi sono dato questa risposta: il modo più appropriato era collegarsi con i grandi teatri pubblici italiani, quelli che finanziamo con la tassazione generale e che è giusto riverberino le loro emozioni in tutto il territorio nazionale. Così permetteremo al pubblico di godere dei bicentenari dei due ‘mostri’ della lirica, Wagner e Verdi. Verdi, pienamente calato nel Romanticismo italiano colto, che poi prima di morire ha anticipato addirittura il Novecento con il Falstaff e l’Otello. Nel programma abbiamo inserito anche una ‘ciliegina’, con la diretta del balletto Notre Dame de Paris con Roberto Bolle dal Teatro alla Scala di Milano il giorno di San Valentino”.

“Il sistema di proiezione digitale satellitare installato l’anno scorso presso il teatro – ha sottolineato Massimo Ferri di Officine della Cultura – ci consente di poter assistere a opere e balletti dai teatri più importanti del mondo, quasi con la stessa emozione che potremmo provare nell’essere presenti. Questa edizione di Arezzo all’Opera, dopo la straordinaria apertura con il Lohengrin di Wagner non poteva che essere dedicata a Giuseppe Verdi, anch’esso nato nel 1813. Per questo abbiamo pensato di proporre al pubblico una selezione delle più importanti opere scritte da quello che è riconosciuto come uno dei più celebri compositori italiani”.

Come per la precedente edizione, non mancherà la consueta “pausa caffè” con il caffè equo e solidale offerto da Caffè River. Biglietti dal 5 dicembre presso la Rete Teatrale Aretina, via Bicchieraia 34, apertura un’ora prima della proiezione. Solo martedì 4 dicembre dalle 11 alle 18 presso il Coffee o’ Clock. Acquisti on-line: rta.ticka.it. 15 euro per le dirette, 12 per le differite.

Stagione che poi prevede: mercoledì 9 gennaio 2013 alle 21 la differita del Falstaff di Giuseppe Verdi con la London Philharmonic Orchestra; mercoledì 23 gennaio alle 21 la differita di Aida di Giuseppe Verdi dal Teatro alla Scala di Milano;giovedì 14 febbraio alle20la diretta di “Notre Dame de Paris” balletto in due attidal Teatro alla Scala di Milano;mercoledì 6 marzo alle 21 la differita de I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi dal Teatro Regio di Torino; mercoledì 3 aprile alle 21 la differita de La Traviata di Giuseppe Verdi dal Festival Pucciniano di Torre del Lago 2012; mercoledì 17 aprile alle 21 la differita del MacBeth di Giuseppe Verdi dal Macerata Opera Festival;mercoledì 8 maggio alle 21 la differita del Nabucco di Giuseppe Verdi dal Teatro Antico di Taormina.

Quattro passi nel cinema, al Pionta c’è Goodnight Sofia

Terzo appuntamento domani, giovedì 29 novembre, con “Quattro passi nel Cinema”, il progetto ideato e realizzato dall’associazione The Dreamers, costituita da studenti del Dipartimento universitario di Arezzo. L’incontro, presso il campus del Pionta alle ore 17,30, sarà  con due giovani di Spoleto che si sono impegnati nella realizzazione del film low budget “Goodnight Sofia”. Lorenzo Robusti, fotografia e sceneggiatura, e Leonardo Moro, regia e sceneggiatura, presenteranno in anteprima nazionale il loro lavoro, girato in 80 ambienti diversi, in varie città (Sofia, Plovdiv, Sozpol) e in soli 20 giorni. Una sfida per i due ragazzi, per la troupe, ridotta al minimo per contenere i costi di produzione, e per le attrici del film: l’esordiente Lucia Telori e la già famosa attrice bulgara Nikolina Yancheva (Eastern Plays, Cannes 2009).

Goodnight Sofia (BBM Film, 2012) – spiegano gli studenti dell’associazione – è la storia di una ragazza sola, ferita da un grave lutto, alla ricerca di se stessa e di un luogo da cui ripartire. Le luci e i suoni della città l’accompagneranno in un viaggio alle radici del10:proprio dolore”.

Appartamento al Plaza di Neil Simon al teatro di Tegoleto

Sabato 1 dicembre alle 21,30 al Teatro Moderno di Tegoleto, La Compagnia Interi-Ridotti presenta lo spettacolo Appartamento al Plaza di Neil Simon per la regia di Marco Cucciniello con Jessica Caneschi, Laura Capaccioli, Marco Ciabatti, Marco Cucciniello, Filippo Giani, Claudia Pennucci, Francesco Scaccioni, Silvia Zamponi. Sul palco prendono vita tre storie che hanno come sfondo comune la stessa lussuosa suite del famoso Plaza Hotel di New York. Tre storie legate a tre coppie esemplari ed emblematiche. La prima vicenda concede spazio ad una trattazione psicologica arguta e venata di amarezza in cui moglie e marito mettono a nudo i propri sentimenti fra incomprensioni, confessioni, sospetti e bugie in una scoppiettante baruffa scandita da tempi comici di assoluta eccellenza.

La seconda presenta ancora un duetto irresistibile che dialogando tra sé con intelligente ironia crea una danza di corteggiamento tra goffi avvicinamenti e simpatiche respinte. Nell’ultima la verve di battute e le esilaranti gags offrono una gara di gesti e dialoghi tra lui e lei durante i minuti che precedono il matrimonio della propria ed unica figlia e che si riveleranno indimenticabilmente disastrosi.

Al Signorelli in scena Per non morire di mafia di Pietro Grasso

Venerdì 30 novembre alle 21.15 al Teatro Signorelli di Cortona, va in scena Per non morire di mafia di Pietro Grasso con Sebastiano Lo Monaco per la regia di Alessio Pizzech. Quando comincia la nuova mafia? Come ha cambiato la vita della Sicilia e dell’Italia? Che cosa ci resta ancora da fare e da sperare per sconfiggerla? Sono solo alcuni degli interrogativi che il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso si pone nel suo libro “Per non morire di mafia” che viene ora riproposto in versione teatrale da Sebastiano Lo Monaco.
«Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi»