Giovedì 24 maggio alle 21,15 al Teatro degli Antei di Pratovecchio, appuntamento con la rassegna su Giovannino Guareschi, Un Sorso di Teatro al Costo di un Caffè. Questa settimana ci sarà il recital I comunisti simpatici. E’ impressionante che un autore anticomunista come Guareschi abbia prodotto l’universo di Mondo Piccolo dove i comunisti, in moltissimi casi, appaiono decisamente simpatici quando non addirittura positivi. Questo recital presenta in effetti tutti racconti in cui i comunisti, pur con le loro caratteristiche fanno un’ottima figura. E non è solo Peppone, eroe buono dell’infanzia Guareschiana che si comporta bene, ma anche lo Smilzo. Insomma, questi trinariciuti di comunisti, nel momento in cui entrano in Mondo Piccolo diventano un’altra cosa, assumono umanità e pure, in un certo senso, una profonda intelligenza.
La cosa può apparire stupefacente quando si pensa a Guareschi e alle sue battaglie anticomuniste (suo il celebre motto del ’48: “nel buio della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”). Di questo aspetto Guareschi era ben cosciente, al punto che in un celebre discorso, di fronte al “cordone sanitario” che il PCI e l’intellighenzia comunista aveva alzato intorno a lui e alla sua opera egli osservò che sbagliavano ad avercela con lui, perché lui era riuscito a compiere un’operazione incredibile, che nessuno prima di lui aveva potuto realizzare: “rendere i comunisti simpatici”. Ed è vero, i comunisti di mondo piccolo perdono il carattere bestiale dei trinariciuti e diventano simpatici e persino intelligenti. E non è un caso. Mentre i comunisti di città sono sempre dipinti nel modo più spregevole che si può immaginare i comunisti della Bassa sono, prima di essere dei comunisti, degli abitanti della Bassa, di un luogo dove non ci si può nascondere nell’anonimato come in città e dove la coscienza esiste sempre in tutti. E dal momento che nei paesi, spesso, i borghesi cercano di imitare lo stile di vita cittadino, avviene che quasi sempre sono proprio le classi più povere che rappresentano il modello di “uomo della bassa” che Guareschi amava tanto. E dato che negli anni 50-60 i comunisti erano rappresentati in quelle zone proprio dalle classi più povere avviene che i comunisti di “Mondo Piccolo” sono spesso più simpatici e rispettabili degli anticomunisti.